CROTONE – Una dottoressa dell’ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone è stata aggredita e ferita, mentre stava lasciando il presidio al termine del turno di lavoro, da un cinquantenne che l’ha colpita al collo con un cacciavite.
La professionista, che presta servizio nel reparto di Medicina, è stata ricoverata nello stesso ospedale in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sembra che l’aggressore la accusasse per la morte di una parente. A proteggere il medico è stato un venditore ambulante extracomunitario, il marocchino Mustafa El Aoudi, il cui intervento è valso a scongiurare conseguenze più gravi.
Il cinquantenne è stato bloccato dalla polizia; avrebbe agito con il volto coperto da una sciarpa e un copricapo. E’ stato fermato dall’ambulante mentre stava per sferrare un secondo fendente. “Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti”, ha detto Mustafa.
“Ho sentito gridare la dottoressa e allora mi sono avvicinato. Ho visto che la colpiva con un cacciavite allo stomaco, la voleva ammazzare. L’ho buttato giù, poi è scappato e l’ho inseguito fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto. A quel punto l’ho tenuto fermo fino a quando non è arrivata la polizia”, ha raccontato l’ambulante.
Quella di oggi è la seconda grave aggressione compiuta a medici in servizio nell’ospedale civile di Crotone nell’arco di quattro mesi. Nella notte tra il 3 ed il 4 agosto scorsi, infatti, un medico anestesista venne picchiato selvaggiamente con calci, pugni dai congiunti di un ragazzo di Rosarno ricoverato nel reparto di rianimazione. Il medico avrebbe voluto soltanto che i familiari potessero dare l’ultimo saluto a un ragazzo malato che stava morendo. Una cortesia e un’attenzione che vennero però “ricambiate” con un’aggressione ai danni del medico.
Dottoressa assalita con cacciavite, la salva ambulante marocchino
Crotone: un 50enne la accusa per la morte di un parente e la ferisce al collo, fermato prima del secondo fendente