ROMA – E’ stato raggiunto oggi al ministero dello Sviluppo economico l’accordo tra la Micron semiconductor, la StMicroelectronics e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm per la salvaguardia dei 241 dipendenti del sito di Catania, che la Micron ha deciso di chiudere.
I lavoratori avranno tre possibilità: essere ricollocati in altre unità produttive Micron, in Italia o all’estero, essere assunti presso il sito di Catania della StM, a tempo indeterminato e senza applicazione del Jobs act, risolvere il rapporto di lavoro con un incentivo economico.
“Per la Fiom – si legge in una nota – la chiusura del sito di Catania da parte di Micron è una pessima notizia, come sempre quando un’azienda decide di disimpegnarsi da un territorio. È positivo però che, attraverso questo accordo, i lavoratori abbiano la possibilità di una immediata ricollocazione”.
L’accordo prevede investimenti negli altri siti Micron in Italia – Arzano, Avezzano, Padova e Vimercate – e, riguardo i passaggi in StM Catania, prosegue la nota – “non avrà nessun impatto sui lavoratori somministrati e a tempo determinato che lavorano in questa realtà, poiché riguarda figure professionali differenti. Nell’accordo, che i lavoratori riuniti ieri in assemblea hanno approvato all’unanimità, va riconosciuto infine un ruolo positivo del governo”.
Micron chiude, salvi i lavoratori
Firmato l'accordo al Mise per la salvaguardia dei 241 dipendenti dello stabilimento catanese. I sindacati: "Saranno tutti ricollocati"