PALERMO – La decisione dell’assessore regionale alle Attività produttive di anticipare al prossimo 2 gennaio i saldi ha suscitato non poche polemiche, a partire da Confcommercio Palermo: “Non siamo assolutamente d’accordo – scrive la presidente Patrizia Di Dio -, così come abbiamo detto e scritto in occasione di un incontro che lo stesso assessore aveva indetto”.
“L’assessore Turano non dica che ha ‘ascoltato’ le associazioni di categoria, perché si è assunto, unilateralmente, la responsabilità di adottare un provvedimento così rilevante contro il parere di Confcommercio e Federmoda Italia. Mi chiedo – aggiunge Patrizia Di Dio – cosa lo abbia spinto a prendere una decisione contraria a quello che avviene in tutta Italia dove l’inizio saldi è il 5 gennaio e cosa lo abbia indotto ad andare contro l’associazione più rappresentativa del commercio e del settore”.
“Il provvedimento appare, inoltre, assolutamente illogico per l’organizzazione aziendale di tutti gli operatori del commercio che il 2 mattina non potranno essere pronti con la predisposizione adeguata dei punti vendita per i saldi, ovvero con le informazioni e i cartellini informativi, così come previsto dalle norme, se non lavorando pure il primo gennaio, a Capodanno, giornata in cui immaginiamo che anche il solerte assessore Turano si goda la festività di inizio anno”, conclude Di Dio.
“No ai saldi in Sicilia dal 2 gennaio”
Confcommercio Palermo: "Un provvedimento assolutamente illogico, i negozianti saranno costretti a lavorare a Capodanno"