Si calcola che siano oltre ventimila i siciliani con un tumore alla prostata, il terzo tumore più diffuso nella popolazione maschile. Per fortuna oggi, se presa in tempo, la neoplasia è guaribile e comunque ed è possibile mantenere una buona qualità di vita.
Oltre alla diagnosi precoce serve una approccio multidisciplinare e cure d’avanguardia come radioterapia e ormonoterapia che si aggiungono all’eventuale chirurgia. In Sicilia un prezioso riferimento per questa patologia è rappresentato dall’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo (meglio noto come “Fatebenefratelli”) che ha appena ricevuto il rinnovo della certificazione Uni En ISO 9001:2015 dall’Internazionale Bureau Veritas per il Pdta (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) grazie al supporto dell’assessorato regionale alla Salute, Astellas e Opt che hanno sostenuto un progetto ambizioso e impegnativo nell’ambito di un processo di “umanizzazione” delle cure, condiviso da fra Alberto Angeletti, superiore del Fatebenefratelli e di razionalizzazione della spesa, come previsto dall’appropriatezza economica.
“La creazione del Pdta per il cancro prostatico è un elemento fondamentale della governance ospedaliera – ha spiegato Nicolò Borsellino, direttore della Oncologia dell’ospedale e coordinatore dell’iniziativa – perché valorizza la best clinical practice con un modello organizzativo idoneo e personalizzato su fabbisogni e risorse. Efficienza ed efficacia diventano misurabili con una valutazione periodica di indicatori clinici”.
Secondo Danilo Di Trapani, direttore dell’Urologia, “questa neoplasia sta diventando endemica, dunque serve un monitoraggio continuo del paziente, interventi solo se si va verso un’evoluzione maligna e soprattutto un lavoro di squadra, che certamente il Pdta garantisce”.
Palermo, si certifica l’Urologia del Fatebenefratelli
di Nuccio Sciacca - Buoni risultati con la diagnosi precoce del tumore prostatico