RAGUSA – Si è incatenato al cancello dell’azienda agricola dello zio impedendo all’ufficiale giudiziario di procedere all’immissione in possesso da parte del nuovo proprietario.
Giorgio Occhipinti, 45 anni, ha inscenato l’eclatante protesta a Ragusa perché la proprietà dello zio Giovanni di 75 anni è finita all’asta nonostante il tribunale gli avesse permesso di saldare il dovuto corrispondendo ai creditori 40 mila euro al mese.
E mentre l’imprenditore pagava i suoi debiti il Tribunale ha messo all’asta la sua azienda. Oggi le operazioni di immissione di possesso da parte del nuovo proprietario non ci sono state per la protesta del nipote e l’ufficiale giudiziario ha rimesso il caso nelle mani del tribunale di Ragusa che dovrà decidere a quale ordinanza dare luogo: a quella che mette il bene all’asta o l’altra che consente di estinguere il debito.
Qui non entra nessuno
Ragusa: Giorgio Occhipinti si è incatenato al cancello dell'azienda agricola dello zio perché la proprietà è finita all'asta