CATANIA – Riunione ieri in Arcivescovado tra l’Arcivescovo monsignor Salvatore Gristina, il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il Comitato per la Festa di Sant’Agata, composto dal presidente Francesco Marano, il vicepresidente Giuseppe Barletta, il segretario Carlo Zimbone, il tesoriere Roberto Giordano, Maria Teresa Di Blasi, Filippo Donzuso, Mimmo Percolla e il presidente onorario Luigi Maina.
Si è discusso della preparazione dei prossimi festeggiamenti agatini e di come la città vivrà questo fondamentale evento in un momento difficile a causa del dissesto economico, anche se con la buona notizia dei finanziamenti arrivati dallo Stato e dalla Regione e del pagamento ai dipendenti degli stipendi e della tredicesima, avvenuto nei giorni scorsi.
Il sindaco, accompagnato dall’assessore alla Cultura Barbara Mirabella e dal capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro, l’arcivescovo e tutto il Comitato hanno concordato su come coniugare diverse esigenze, affinché la città possa vivere con serietà ed una doverosa attenzione verso chi é in difficoltà questo straordinario evento senza però comprometterlo.
Il programma 2019 sarà quindi mantenuto in tutti gli eventi e gli elementi che lo rendono unico e così partecipato. “La più grande Festa d’Italia”, com’è stata definita lo scorso anno, rappresenta un momento fondamentale della città, dal punto di vita religioso, sociale e civile ma anche da quello economico-turistico, con centinaia di migliaia di catanesi e turisti da tutto il mondo che visitano la città in quei giorni e aiutano il tessuto economico catanese.
Allo stesso tempo, però, proprio per le note difficoltà finanziarie, si è deciso di operare una riduzione del contributo del Comune per la festa, aumentando anche la ricerca di contributi esterni, da enti e privati, che già negli ultimi anni era stata avviata con accordi di co-marketing, sponsorizzazioni e donazioni.
A tutto ciò si aggiunge che il contributo del Comune, ormai da diversi anni, deriva dalla tassa di soggiorno, una tassa di scopo istituita a livello nazionale, che non può essere in alcun modo utilizzata per spese correnti, per pagare gli stipendi o per sistemare le strade, ma solo per investimenti sull’accoglienza turistica: sono infatti proventi che derivano dai turisti per i turisti stessi e che peraltro aumenteranno sensibilmente nel 2019 grazie ad un nuovo sistema di controlli e di accertamento.
Durante l’incontro si è inoltre discusso di altri aspetti significativi: gli ultimi regolamenti predisposti dal Comitato, che saranno presentati nelle prossime settimane; l’iter e la presentazione della domanda per il riconoscimento della Festa come Bene Immateriale dell’Unesco; il coinvolgimento nella festa della Regione Sicilia che con il presidente Nello Musumeci ha già dato la propria disponibilità. L’arcivescovo Gristina, il sindaco Pogliese, il presidente Marano, il commendatore Maina, insieme a tutto il comitato, presenteranno alla stampa e alla città il programma della Festa 2019, venerdì 28 dicembre alle ore 10.30 nel salone dell’arcivescovado.
Sant’Agata, festa con meno soldi pubblici
Il Comune in dissesto opererà una riduzione del contributo, saranno utilizzati la tassa di soggiorno e gli sponsor privati