AGRIGENTO – Un ventottenne originario di Canicattì e residente ad Agrigento ha perso la vita a causa dell’esplosione di una bombola di ossigeno. Il lavoratore stava maneggiando, all’interno di un capannone della ditta Medical gas criogenici che si trova nella zona industriale di Agrigento, una bombola di ossigeno quando, all’improvviso, si è innescata la deflagrazione.
Il giovane si chiamava Massimo Aliseo, sposato e padre di una bimba nata pochi giorni fa. La scientifica dei carabinieri cerca di stabilire cosa può aver innescato la deflagrazione della bombola.
In un altro incidente due ragazzi sono rimasti feriti ieri sera proprio a Canicattì, in piazza IV novembre, in seguito allo scoppio di un petardo. Le condizioni più gravi le ha riportate un quindicenne romeno residente a Naro (Ag), che ha avute tranciate entrambi le mani.
Un suo coetaneo di nazionalità italiana pure residente a Naro invece ha rimediato ferito alle mani in maniera meno grave. Il giovane romeno è stato trasportato in elisoccorso a Palermo e l’altro è stato ricoverato in ospedale a Canicattì.
Esplode bombola, muore un 28enne
Il giovane stava lavorando in un'azienda di Agrigento, da pochi giorni gli era nata una bimba. Scoppia un petardo a Canicattì: quindicenne perde le mani