CATANIA – “Posso dire, come operatore del diritto, che il Cara di Mineo, così come è stato concepito, è stato un grosso errore e questo credo che lo riconoscano tutti”.
Il Procuratore a Catania Carmelo Zuccaro ha risposto senza tentennare a una domanda sull’annuncio del ministro dell’Interno Salvini della chiusura del Cara di Mineo entro il 2019.
“Così com’é – ha aggiunto – il Cara non funziona assolutamente, non svolge il suo compito ed anzi diventa snodo per i traffici di sostanze stupefacenti, luogo nel quale entrano ed escono criminali e nel quale si svolgono episodi di una brutalità impressionante”.
“Il racconto delle violenza sessuali subite da donne dimostra come all’interno della struttura di Mineo purtroppo tutto vi é tranne che legalità. Questo è quello che pensa l’operatore del diritto. Il cittadino ha le sue opinioni”, ha concluso.
Parole che aprono alle reazioni della politica. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni da mesi tiene alta l’attenzione sulla presenza della mafia nigeriana in Italia. “Complimenti agli inquirenti e alle Forze dell’Ordine che hanno sgominato una cellula della mafia nigeriana che aveva base nel Cara di Mineo. FdI chiede al Governo la chiusura immediata del centro e di combattere la mafia nigeriana con ogni strumento possibile: tolleranza zero”.
Le fa eco il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. “L’allarme lanciato dal procuratore di Catania Zuccaro sui legami tra mafia nigeriana e il Cara di Mineo non solo non va sottovalutato, ma fa il paio con quello lanciato sulle colonne del Corriere Adriatico dal questore di Macerata Pignataro, secondo il quale ci sono ‘sodalizi che hanno basi in Nigeria e che hanno a disposizione un esercito di persone da spedire in Italia e da sostituire come pedine in qualsiasi momento. Sono addestrate e ben consapevoli di cosa devono fare una volta arrivate sul territorio. Sono spregiudicate e fanno parte di una criminalità feroce, incline a usare violenza”.
“Non dimentichiamo che proprio a Macerata perse la vita, barbaramente uccisa e fatta a pezzi, la povera Pamela Mastropietro, per il cui assassinio è sotto processo il nigeriano Oseghale mentre gli inquirenti sospettano che la giovane romana sia finita in una rete criminale specializzata nella tratta delle bianche che l’avrebbe adescata con la droga per poi trasformarla in una prostituta – conclude Lollobrigida -. Vediamo se dopo i fatti del Cara di Mineo e dopo le parole di un procuratore e un questore ci sarà ancora qualcuno che negherà l’emergenza mafia nigeriana in Italia”.
“Un grazie alle forze dell’ordine e alla procura di Catania per aver smantellato una cellula della mafia nigeriana di base al Cara di Mineo – aggiungono i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Esteri alla Camera – Il centro di accoglienza per richiedenti asilo siciliano è da tempo teatro di gravi fenomeni di marginalità, degrado sociale e illegalità. Già a settembre, avevamo chiesto e ottenuto di visitare il Cara, toccando con mano la situazione e registrando il motivo dalla crescente preoccupazione che genera quella struttura. Ecco perché, tra gli obbiettivi del governo, c’è quello di chiudere il centro di accoglienza di Mineo, come del resto sempre sostenuto dal Movimento in questi anni”.
“Il Cara così com’è va chiuso”
Catania. Il procuratore Zuccaro: "Non svolge il suo compito, all'interno c'è tutto tranne che legalità"