MESSINA – La Digos di Messina ha eseguito un provvedimento di arresti domiciliari nei confronti di 5 ultras baresi coinvolti negli scontri con alcuni tifosi messinesi che avvennero nella città dello Stretto il 21 ottobre e il 4 novembre scorsi. Per gli stessi fatti il questore Mario Finocchiaro aveva emesso 18 Daspo.
Il 21 ottobre gli scontri avvennero all’imbarcadero dei traghetti Caronte&Tourist tra un piccolo gruppo di tifosi del Messina che rientravano dalla partita giocata a Torre del Greco e quelli del Bari che avevano fatto una trasferta a Marsala. Il bilancio fu di decine di feriti e danni ai tornelli della stazione marittima. Sulla vicenda aprì un’inchiesta la polizia che acquisì subito i filmati delle telecamere per l’identificazione dei tifosi.
Il 4 novembre scorso, invece, alcuni tifosi del Bari, provenienti da una trasferta ad Acireale, in attesa di imbarcarsi per Villa San Giovanni, scesero dai pullman con mazze, bombe carta e fumogeni e tentarono di provocare alcuni automobilisti incolonnati verso il traghetto. Anche in quel caso fu la polizia a riportare l’ordine. L’indagine che ha portato agli arresti è stata coordinata dalla Procura di Messina guidata da Maurizio De Lucia.
Ai domiciliari oggi sono finiti Roberto Conese, barese, Cristiano Ladisi, barese, Nicola Sibillani, Vitangelo Spizzico. Marco Atzori è stato portato in carcere perché durante la perquisizione è stato trovato con un chilo di hashish, una pistola giocattolo, munizioni da guerra. Sono accusati, a vario titolo, di interruzione di servizio di pubblica utilità, danneggiamento aggravato, lancio e possesso di oggetti pericolosi, lesioni, rissa.
“Si tratta di episodi di di guerriglia urbana – ha detto il procuratore aggiunto di Messina Vito Di Giorgio – dove spesso sono stati coinvolti cittadini e forze di polizia. Il messaggio che deve passare è che chi si renderà colpevole di episodi di tale gravità tra i tifosi sarà punito duramente”.
Scontri tra tifosi, domiciliari per 5 baresi
VIDEO: devastazione folle, peggio di una guerra
Messina. Risse e assalti con i sostenitori locali il 21 ottobre e il 4 novembre scorsi. Per gli stessi fatti erano stati emessi 18 Daspo