AOSTA – Tragedia aerea sul ghiacciaio del Rutor, nell’alta Valle d’Aosta, dove sono morte cinque persone in uno scontro tra un ultraleggero francese e un elicottero dell’heliski. Ci sono anche due feriti gravi e due passeggeri che risultano ancora dispersi. Le ricerche sono state sospese in serata e riprenderanno domani all’alba. L’incidente è avvenuto poco prima delle 16 a quasi 3.000 metri di quota. Le vittime si trovavano tutte a bordo dell’elicottero, assieme a uno dei feriti. Sull’aereo c’erano tre francesi, di cui uno ferito e due dispersi. I due sopravvissuti sono ricoverati in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Parini di Aosta, dove nel pomeriggio è stato attivato il piano per le maxi emergenze.
La dinamica dell’incidente è ora al vaglio dei finanzieri del Sagf di Entreves. Dai primi riscontri risulta che l’elicottero della ditta Gmh, che effettua normalmente in zona le rotazioni con gli sciatori, stava decollando, quando all’improvviso si è incrociato con un SAN Jodel D.140 in fase di atterraggio. Il procuratore capo di Aosta Paolo Fortuna e il sostituto procuratore Carlo Introvigne hanno effettuato un sopralluogo: verrà aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. L’ultraleggero proveniva dall’aeroporto savoiardo di Megeve (Francia), ma alla torre di controllo dello scalo regionale di Saint-Christophe (Aosta) non risulta alcun piano di volo ad esso riconducibile.
L’ipotesi è che il pilota possa aver sconfinato abusivamente proprio per provare l’emozione di un atterraggio sul ghiacciaio del Rutor, meta ambita degli amanti del volo in montagna. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e domani un team investigativo sarà sul sito dell’incidente. L’allarme, giunto alla centrale unica di soccorso di Aosta alle 16.01, è stato dato da una guida alpina che non riusciva a contattare l’elicottero.
Immediatamente è intervenuto l’elicottero della Protezione civile della Valle d’Aosta con le guide del soccorso alpino valdostano, mentre dal Piemonte sono partiti altri due velivoli in appoggio. Per estrarre i corpi dalle lamiere si è reso necessario l’intervento della squadra taglio dei vigili del fuoco di Aosta. “Si è trattato di un intervento difficile – spiega Paolo Comune, direttore del soccorso alpino valdostano – per il numero delle persone coinvolte e per l’imminente tramonto del sole: abbiamo dovuto operare in velocità prima che arrivasse il buio, domani torneremo con due elicotteri e cercheremo i due dispersi tra i relitti”.