SANTA MARIA DI LICODIA (CATANIA) – E’ finito agli arresti domiciliari per maltrattamenti alla convivente un 26enne, T.S., di Santa Maria di Licodia. Le indagini hanno evidenziato una serie di eventi che hanno visto la donna patire dal 2012 a oggi una vera e propria via crucis.
L’uomo nel corso della convivenza familiare, oltre ad avere abusato sessualmente della compagna quando questa ancora non aveva compiuto i 14 anni, aveva condotte violente e vessatorie nei confronti della stessa aggredendola, in più occasioni, con calci e pugni procurandole lesioni (in un episodio le ha causato la perforazione del timpano), costringendola a ricorrere innumerevoli volte alle cure in ospedale, il tutto allo scopo di volerla soggiogare al proprio volere, isolandola da amici e soprattutto dalla famiglia di origine.
Violenze proseguite anche dopo la decisione della ragazza di lasciare il compagno, costellate anche da insulti e minacce, come “ti infilo un coltello nel collo” e “non ti fare vedere in giro con qualcuno perché ti metto sotto con la macchina”. La vittima, ormai esasperata, ha comunque trovato la forza di reagire denunciando l’ex ai carabinieri.
“Se ti vedo con un altro ti investo”
Santa Maria di Licodia. Dopo sette anni di violenze e minacce una donna trova il coraggio di denunciare l'ex convivente