ROMA – Strappato l’accordo per lo sbarco a Malta dei 49 migranti della Sea Watch, e dopo il via libera notturno all’arrivo in Italia di 10 di loro ospiti della chiesa valdese, l’Unione Europea apre alle richieste del governo italiano e si dice pronta a un incontro “per discutere di misure supplementari che possano essere prese per regolare il problema” dei ricollocamenti dei migranti a livello europeo. Un vertice tra il commissario Dimitris Avramopoulos e il vicepremier Matteo Salvini che si terrà già lunedì prossimo: “gli dirò che abbiamo abbondantemente fatto il nostro sui migranti, ora l’Europa faccia il suo”, spiega il ministro.
E’ una giornata dal clima apparentemente distensivo, dopo i travagli dei giorni scorsi, quella trascorsa oggi sul tema migranti, segnata però dall’ormai quotidiana polemica tra Italia e Malta. La Valletta questa mattina ha espresso “sdegno e sorpresa” per le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva accusato il Paese di non aver accolto in passato 50 migranti sbarcati in Italia come previsto dagli accordi europei.
“Si astenga dal ripetere queste accuse in futuro”, avverte il governo maltese ricordando che “poiché entrambi i Paesi si erano reciprocamente impegnati a trasferire ed accogliere lo stesso numero di migranti e poiché tali migranti avevano già dovuto affrontare una traversata e un salvataggio difficile, anziché effettuare uno scambio, ognuno dei due Paesi avrebbe mantenuto 50 migranti sul proprio territorio”.
“Nessuna lezione da Malta che per anni ha chiuso gli occhi e ha permesso che barchini e barconi si dirigessero verso l’Italia”, la replica stizzita del leader leghista.
Da Palazzo Chigi si rincorrono espressioni di soddisfazione, dal premier stesso, Giuseppe Conte, ai due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il presidente del Consiglio chiederà all’Unione europea di “far eseguire la ricollocazione degli oltre 200 migranti che da agosto l’Italia aspetta che siano accolti dalla Germania, Olanda e altri 7 paesi europei che non hanno dato seguito agli impegni”.
“Con Giuseppe e Matteo – il commento di Di Maio – si trova sempre una soluzione”. “Sono molto soddisfatto – gli fa eco Salvini -. Alla fine la spuntano gli italiani perché l’accordo è che qualcuno metterà piede in Italia soltanto se l’Europa si prenderà carico dei 200 migranti che sono da mesi qui e sperano di andare all’estero”. Intanto le Chiese evangeliche si preparano ad ospitare le 10 persone in arrivo. Con ogni probabilità giungeranno nella ‘Casa delle Culture’ di Scicli, nel Ragusano.
“E’ tutto pronto per l’accoglienza – dicono -. Andranno in strutture della Chiesa valdese e delle chiese evangeliche. Attendiamo di conoscerli, per ciascuno ci sarà un progetto personale”. “Ringraziamo chi, finalmente, ha contribuito a chiudere una pagina vergognosa e disumana della politica europea – le parole del moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini -. Siamo felici di dare il nostro contributo e ci occuperemo di queste persone riconoscendo la loro dignità”.
Esprime soddisfazione per la conclusione della vicenda Sea Watch anche l’Organizzazione internazionale per le migrazioni ribadendo l'”assoluta priorità legale e morale di garantire che le operazioni di sbarco dei migranti soccorsi in mare avvengano in modo rapido e in porti sicuri”. Oggi per la Sea Watch è il momento del riposo, dopo 19 giorni in mare. “Sulla nave torna un po’ di pace – scrive l’equipaggio -. Ci riposiamo un po’ e poi torniamo nella zona di ricerca e salvataggio in acque internazionali. Perché la nave non conosce sosta. Difendiamo la solidarietà”.
Sea Watch, 10 migranti a Scicli
Il caso. Saranno ospitati nella chiesa valdese ragusana, i restanti 39 ricollocati in altri Paesi dell'Ue. Salvini: "Ora l'Europa faccia il suo"