COMISO (RAGUSA) – L’autopsia non ha ancora sciolto i dubbi sulle cause della morte del neonato di 6 mesi, deceduto martedì scorso a Comiso intorno alle ore 11. La madre avrebbe allertato i soccorsi solo intorno alle 15.
La donna è stata iscritta ieri sera nel registro degli indagati per maltrattamenti per consentirle di essere presente con un proprio perito all’autopsia eseguita oggi dal medico legale Giulio Di Mizio. La madre del bambino non ha nominato nessun consulente. È stato nominato, per lei, un difensore d’ufficio.
L’indagata avrebbe raccontato agli inquirenti di avere allertato dei vicini, poi di essere andata alla ricerca di un medico, ma i tempi tra il momento del decesso e la chiamata all’ambulanza sarebbero molto lunghi. L’autopsia eseguita oggi ha confermato che il bambino aveva un braccio fratturato, ma solo in una fase successiva si potrà capire a quando risalga la frattura.
Il bimbo aveva dei gravi problemi di salute e la morte potrebbe essere dovuta a cause naturali, ma la presenza della frattura e di un lieve ematoma al volto potrebbero indurre a ritenere che possa esserci stata poca attenzione da parte della madre, un suo atteggiamento negligente.
La donna ha sei figli: due vivono in Romania, altri due in Tunisia, un altro viveva con la donna e il suo attuale compagno, un tunisino. Il padre del bambino di otto mesi, invece, si trova attualmente in carcere.
Comiso: bimbo di sei mesi morto in casa, madre indagata per maltrattamenti
Eseguita l'autopsia: la frattura al braccio era precedente al decesso, rilevate condizioni cliniche pessime del neonato