TRAPANI – La Polizia Penitenziaria del carcere di Trapani ha sventato il tentativo di un detenuto di Agrigento di 50 anni, S.G, di portare all’interno del penitenziario dei telefonini.
La notizia è stata resa nota dal dirigente nazionale del Sindacato Polizia Penitenziaria (Sippe) Arcangelo Poma il quale aggiunge: “Ieri, durante un controllo, grazie al rivelatore di componenti elettronici Manta Ray gli agenti hanno individuato i cellulari all’altezza dell’addome di un detenuto appena rientrato in carcere da un permesso premio”.
I 4 micro cellulari, i cosiddetti tiny phone, di cm 5,2 per 2, inghiottiti dal detenuto per ingannare gli agenti, sarebbero stati acquistati in un negozio gestito da cinesi. Secondo Poma il piano non ha funzionato e l’uomo è stato posto in isolamento, finché ha espulso i quattro telefonini.
“Tale ritrovamento – sottolinea invece il presidente del Sippe, Alessandro De Pasquale – è l’ennesima prova che dovrebbe suggerire al legislatore della necessità di mettere mano alla riforma dell’ordinamento penitenziario, in particolare nella parte relativa alla concessione dei benefici ai detenuti che, evidentemente, richiede un’analisi più approfondita prima di concederli”.
Non è la prima volta che gli agenti della penitenziaria in servizio a Trapani intercettano tentativi di ingresso di telefonini: pochi mesi fa, in un sol colpo, ne vennero sequestrati ben sei.
Ingoia quattro telefonini e rientra in carcere
Trapani. Durate i controlli individuati i micro cellulari nell'addome di un detenuto che tornava da un permesso