foto Roberto Viglianisi
CATANIA – Un sistema di vigilanza attiva è stato disposto nei confronti del parroco del Duomo di Catania, monsignor Barbaro Scionti e del capovara della festa di Sant’Agata Claudio Consoli che ieri mattina hanno fatto cambiare il percorso del fercolo con le reliquie di Sant’Agata, bloccando la spettacolare salita di via di Sangiuliano, per motivi di sicurezza.
Una decisione che ha provocato la protesta di alcuni devoti che hanno cercato di bloccare il rientro anticipato del fercolo al Duomo e il duro atto d’accusa di mons. Scionti che ha detto in piazza Duomo, davanti ai fedeli che lo hanno applaudito: “Cari delinquenti, siete soli e isolati. I devoti e Sant’Agata non possono essere ostaggio”.
La situazione è monitorata dalla Questura e dalla Prefettura di Catania. Il prefetto Claudio Sammartino, che segue la situazione, potrebbe convocare un apposito Comitato per l’ordine e la sicurezza sulla vicenda. Il dispositivo di sicurezza, disposto dal questore concordato con il prefetto, riguarda gli spostamenti esterni di monsignor Scionti e del capovara Consoli.
Il parroco del Duomo e il capovara si dicono “sereni e si preparano come sempre in spirito di servizio all’Ottava della Festa, confidando nell’intercessione di Sant’Agata e nel cuore buono dei devoti; una serenità che viene dall’aver vissuto i giorni agatini con azioni e parole alla luce del sole”.
Scionti e Consoli sotto vigilanza
Disposti i controlli per il parroco della cattedrale di Catania e per il capovara di Sant'Agata dopo la scelta di cambiare il percorso del fercolo per motivi di sicurezza
Lo specchio di una città che si sente 'Numero Uno'- L. Ciliberti