CATANIA – Anche la Sicilia da gennaio è coinvolta nella recrudescenza del morbillo. A Catania sono stati notificati 19 casi, riguardanti prevalentemente giovani adulti (età media 25 anni), così L’Asp etnea attiverà nuove iniziative.
“Nel corso del 2018 – spiega l’azienda – sono state 39.000 le dosi di vaccini per morbillo-parotite-rosolia somministrate dal Dipartimento di prevenzione, con le coperture più elevate mai registrate nella nostra provincia, in special modo nella popolazione pediatrica. Ma proprio in una situazione di coperture vaccinali abbastanza alte, per quanto non in misura tale da eliminarlo, si conferma che il morbillo non presenta più il carattere di malattia prevalentemente pediatrica, bensì colpisce soggetti adolescenti e, soprattutto, giovani adulti suscettibili che, considerandosi erroneamente immuni per età, non prestano attenzione alla prevenzione del morbillo. L’appello è pertanto alla vaccinazione, che rappresenta l’unico modo per prevenire tali malattie ed evitare rischi peggiori”.
Fra le misure che saranno adottate a breve sono in programma due conferenze di servizi: la prima con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta al fine di illustrare i caratteri dell’epidemia e le misure da adottare per la promozione della vaccinazione tra i loro assistiti; la seconda con le direzioni sanitarie delle Aziende ospedaliere della provincia e dei presidi ospedalieri pubblici e privati, per discutere le misure da intraprendere per gli operatori sanitari.
A Catania troppi casi di morbillo: “Colpiti soprattutto giovani adulti”
Nuove iniziative dell'Asp: "Gli ultraventenni erroneamente si considerano immuni e non badano alla prevenzione"