PALERMO – L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice “stigmatizza l’atteggiamento e le frasi rivolte a un cronista dal frate carmelitano padre Mario Frittitta al termine di una funzione religiosa all’interno della chiesa di Santa Teresa alla Kalsa, durante la quale è stato ricordato, nella memoria dei defunti, il boss mafioso Tommaso Spadaro nel trigesimo della sua morte e del quale, oltretutto, erano state vietate le esequie pubbliche”.
Il prelato si riferisce all’intervista fatta dal giornalista Salvo Palazzolo, e pubblicata nelle pagine locali di Repubblica e in un video sul sito del quotidiano edizione Palermo, in cui il carmelitano Mario Frittitta incalzato dalle domande sulla citazione del boss nella messa ribatte dicendo anche “Stia attento a come parla perché altrimenti lei la paga, perché il Signore fa pagare queste cose”.
Frittitta venne processato e assolto per aver celebrato messa nel covo del latitante mafioso Pietro Aglieri a Bagheria. Lorefice ribadisce “l’inconciliabilità dell’appartenenza alle organizzazioni mafiose con l’annuncio del Vangelo”.
“L’atteggiamento di padre Frittitta, che alle domande incalzanti del collega Palazzolo, risponde anche con un ‘siete cattivi’, la dice tutta sulla considerazione del lavoro di un professionista serio e scrupoloso che è chiamato per mestiere a rivolgere domande per avere risposte. Palazzolo, ancora una volta, ha fatto bene il suo lavoro nel raccontare la verità dei fatti”, dicono l’Assostampa siciliana e l’Ordine dei giornalisti.
Frate celebra messa per il boss morto e minaccia giornalista: ‘Attento, la pagherai’
Palermo: l'arcivescovo Lorefice condanna le parole rivolte da padre Frittitta al cronista di Repubblica