a.cig.) Ci risiamo. Come accaduto tante, troppe volte in questo campionato, il Catania svanisce d’un tratto nel nulla.
La formazione rigenerata dalla cura Novellino e capace di battere in sequenza due delle rivali più accreditate come Catanzaro e Juve Stabia si dissolve in riva allo Stretto.
La prima sconfitta nella nuova gestione tecnica ha numerosi punti di contatto con le peggiori domeniche targate Sottil (vedasi Potenza, Bisceglie, Viterbese): squadra nulla sotto ogni aspetto, senza personalità e senza alibi.
L’extra non richiesto lo offrono gli inquietanti segnali di nervosismo che scandiscono i 90 minuti: l’episodio della sostituzione di Marotta, che non le manda a dire a Novellino e poi imbocca direttamente la via degli spogliatoi, è il punto più basso di un pomeriggio ad alta tensione e richiede un intervento da parte della società.
Gli scatti di nervosismo palesati da altri elementi, in testa i nuovi entrati Sarno e Curiale (espulso nel finale per una manata), sono preoccupanti spie della instabilità caratteriale di un gruppo che sembrava avere finalmente trovato un suo equilibrio non solo tattico e che invece crolla malamente compiendo diversi passi indietro rispetto alle ultime settimane.
Segnali che fanno riflettere. Novellino pareva avere individuato in fretta la giusta modalità per gestire il gruppo e adesso si ritrova a fronteggiare una situazione assai complicata. La sostituzione di tutti i senatori nella ripresa (Marotta, Di Piazza, Marchese, Lodi) è la prima risposta del tecnico, che però avrà tanto da lavorare nei dieci giorni che separano gli etnei dal prossimo impegno (il recupero del 3 aprile con la Viterbese dopo il riposo di domenica) per ritrovare compattezza in campo e fuori.
Quanto alla partita, c’è poco da dire. Quando si gioca in modo così molle, lento, approssimativo, senza carattere, non può che finire male. Bastano pochi minuti per inquadrare la sfida. La Reggina corre, aggredisce la palla e gli avversari rendendosi subito pericolosa con Bellomo e Doumbia. Il Catania è passivo, impacciato, privo di qualsiasi nerbo.
Il 4-3-1-2 varato da Drago con Bellomo tra le linee mette in crisi l’undici di Novellino, che ritocca la formazione di partenza con il rientro di Rizzo in mediana al posto di Biagianti, fermato da noie muscolari. Strambelli, uno che quando incrocia i rossazzurri fa sempre bene, è scatenato e sblocca il risultato poco prima del quarto d’ora girando in porta un pallone servitogli dalla destra da Doumbia, altro elemento in grande evidenza.
La reazione etnea è tutta in un destro di Bucolo respinto da Confente e in un confuso tentativo in area su corner di Lodi con Aya e Marotta che si ostacolano a vicenda. Niente altro. Il resto della gara è di esclusiva marca amaranto.
Il Catania soffre tantissimo a centrocampo, si trova costantemente a rincorrere gli avversari e non riesce a fare di meglio che affidarsi a inutili lanci lunghi per Marotta e Di Piazza. Il rigore decretato in apertura di ripresa per un maldestro fallo di Silvestri su Doumbia e trasformato da Bellomo taglia ulteriormente le gambe ai rossazzurri.
Novellino rimpiazza Baraye con Sarno e passa al 4-3-1-2, ma non cambia nulla. Un gran sinistro a giro di Strambelli dal limite con palla all’incrocio dei pali chiude i conti e un incontro mai cominciato.
Nell’ultima mezz’ora c’è spazio solo per ripetuti e censurabili momenti di isteria. Da dimenticare, come questo Catania che nella fase cruciale della stagione si ritrova d’improvviso a vivere un momento assai delicato. Per Novellino non sarà una settimana semplice.
REGGINA-CATANIA 3-0
Reggina (4-3-1-2): Confente 6.5; Kirwan 6.5, Gasparetto 6.5, Conson 6.5, Seminara 6.5 (34′ st Solini sv); Marino 7 (24′ st Salandria 6), De Falco 6.5, Zibert 6.5 (38′ st Franchini sv); Bellomo 7.5 (38′ st Tulissi sv); Strambelli 8, Doumbia 7.5. A disp. Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Tassi, Redolfi, Martiniello. All. Drago 7.5
Catania (3-5-2): Pisseri 5.5; Aya 5, Silvestri 4.5, Marchese 5 (21′ st Llama 5); Calapai 5, Bucolo 4.5, Lodi 4.5 (21′ st Valeau 5), Rizzo 4.5, Baraye 5 (5′ st Sarno 5); Marotta 4 (13′ st Curiale 4), Di Piazza 4.5 (21′ st Carriero 5). A disp. Bardini, Lovric, Angiulli, Liguori, Brodic, Esposito. All. Novellino 4.
Arbitro: Zufferli di Udine 6.5
Reti: 13′ pt Strambelli, 2′ st Bellomo (rig), 11′ st Strambelli.
Note: spettatori paganti 6.131 (311 nel settore ospiti), abbonati 2.904, incasso 52.883 euro. Angoli 3-3. Espulso Curiale (44′ st). Ammoniti Baraye. De Falco, Rizzo, Silvestri. Recupero 0′ e 3′.