PALERMO – Giovedì scorso, in occasione della giornata in memoria delle vittime della mafia, aveva guidato il corteo organizzato da Libera a Palermo. Il giorno dopo, nel cuore della notte, le hanno bruciato l’auto che era parcheggiata sotto casa.
L’atto intimidatorio ha colpito Chiara Natoli, la giovane attivista di Libera che era stata anche intervistata da Rai 3. “Ricordare le vittime della mafia – aveva dichiarato – vuol dire impegnarsi concretamente per i diritti e la giustizia sociale”.
Poi l’attentato incendiario che ha distrutto la Nissan Pixo della giovane, avvenuto a pochi passi dalla caserma della guardia di finanza che si trova nel popolare quartiere del Borgo Vecchio, di fronte al porto.
Tra le tante manifestazioni di solidarietà quella del vice premier Luigi di Maio: “Contro Chiara e Libera – ha scritto su Twitter – un atto intimidatorio che io e tutto il Movimento 5 stelle condanniamo con forza. Chiara non è sola, insieme a lei c’è lo Stato e i tantissimi cittadini onesti che non hanno paura di combattere le mafie. Un abbraccio Chiara, vai avanti così!”.
Sull’attentato sono in corso indagini della polizia che sta visionando le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona.
Incendiata la macchina di Chiara Natoli: aveva guidato il corteo antimafia di Palermo
Atto intimidatorio contro la giovane attivista di Libera. Di Maio: "Non sei sola"