CATANIA – I volti di oltre mille abitanti di Librino su uno dei muri che per anni hanno segnato il destino del quartiere: quello dell’Asse attrezzato, spartitraffico tra il centro della città di Catania e la sua periferia. E’ la nuova opera dell’artista Antonio Presti, “Il cantico di Librino”, progetto che ha coinvolto 10 fotografi e migliaia di persone. “Oltre 500 metri di cemento armato e pregiudizi – spiega l’autore – abbattuti da ‘testimonianze’ contemporanee di amore e speranza”.
Già ideatore nel quartiere della “Porta della bellezza” (che più di dieci anni fa ha visto al lavoro 15 artisti, 2 mila mamme e 2 mila bambini per dodici opere monumentali realizzate con 9 mila pezzi di terracotta, Presti inaugurerà la nuova opera il prossimo 25 marzo.
“L’opera monumentale – dice il presidente di Fiumara d’Arte, nonché mecenate – celebra la pace e la fratellanza tra le rotonde e gli incroci, tra le scuole e le chiese: una benedizione, un riscatto sociale per tutti quegli abitanti che ritrovano la speranza nello sguardo di un figlio; la tenerezza in quella di un nonno che non si piega al peso del tempo. Abbiamo finalmente concluso il percorso, i muri del quartiere ora parlano la lingua dell’unione”.
“Metterci la faccia per noi è stato importante – commenta la signora Mariolina Blanco, abitante del quartiere e protagonista del Cantico -, quest’iniziativa dà luce a Librino e da quest’opera noi desideriamo ripartire per rinascere e per combattere quella mentalità imperante, da sempre ostaggio di sfiducia”.
L’installazione fotografica è stata realizzata grazie al contributo dei fotografi Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, coordinati dal catanese Antonio Parrinello, con la partecipazione del fotografo franco-iraniano Reza Deghati e del fratello e collega Manoocher.
Librino ci mette la faccia
Catania. I volti di mille abitanti nella nuova installazione fotografica ideata da Antonio Presti: "Celebro il riscatto e la fratellanza". FOTO