PALERMO – “Dai nostri accertamenti è venuta fuori l’esistenza di un governo parallelo che per anni ha occupato militarmente le istituzioni regionali e ha spostato fuori dalla politica i luoghi decisionali sulla spesa”. E’ il presidente dell’antimafia regionale Claudio Fava a illustrare ai giornalisti la relazione approvata all’unanimità dalla commissione sul cosiddetto Sistema Montante.
“Abbiamo assistito per anni a una privatizzazione della funzione politica che ha trovato un salvacondotto in una presunta lotta alla mafia. Parlo di sistema non a caso – ha aggiunto Fava – perché si è andati avanti grazie alla benevolenza, alla complicità e alla solidarietà di personaggi appartenenti ai settori più diversi: da quelli istituzionali, a quelli delle professioni. Un sistema con una sua coesione che si è autoprotetto”.
“Dopo l’iscrizione di Montante nel registro degli indagati per concorso in associazione mafiosa e la diffusione della notizia sui giornali – ha proseguito il presidente dell’Antimafia – le tutele di cui Montante godeva, invece di venir meno si sono addirittura rafforzate”. La relazione dell’Antimafia regionale è strutturata in sei capitoli ed è lunga circa 100 pagine.
“Sicilia occupata militarmente per anni da un governo parallelo”
Palermo. La relazione dell'Antimafia sul sistema Montante: "Coinvolti personaggi appartenenti ai settori più diversi"