PALERMO – Droga, estorsioni, imposizione di una marca di caffè ai bar, ma anche turismo. “Cosa nostra spa” diversifica gli investimenti. Emerge dall’ultima inchiesta dei carabinieri di Palermo, che oggi hanno arrestato 32 persone. Dall’indagine è venuto fuori che i boss del “mandamento” di Porta Nuova, uno dei più ricchi della città, avevano acquistato una società: la Pronto Bus Sicilia, che preleva i turisti al porto di Palermo e li porta a visitare i siti artistici e monumentali della città. L’attività, che è stata sequestrata, si sarebbe sviluppata grazie agli investimenti della “famiglia” guidata dal boss Gregorio Di Giovanni. Il capomafia l’aveva intestata a prestanome.
Ma è ancora la droga il principale business di Cosa nostra a Palermo. Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda guidata da Francesco Lo Voi, è emerso che il “mandamento” mafioso di Porta Nuova organizzava le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro della città e che la domanda di droga è in continua crescita.
Sono state registrate dai carabinieri centinaia di richieste di acquisto per uso personale anche da parte di imprenditori e liberi professionisti della cosiddetta Palermo bene. Le attività sono state sequestrate. E’ stato inoltre contestato ad alcuni indagati il reato di illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso perché è emerso che i clan imponevano la fornitura di caffè a bar del loro territorio. Infine, sono stati individuati presunti autori di 5 estorsioni nei confronti di imprenditori e commercianti costretti a pagare il pizzo.
L’indagine è una prosecuzione di un’attività investigativa che nei mesi scorsi ha portato a “colpire” il mandamento mafioso di Porta Nuova e poi a scoprire la ricostituzione della Cupola di Cosa nostra, tornata a riunirsi dopo vent’anni, il 28 maggio scorso, ad Altarello di Baida, nel Palermitano.
Il blitz, allora, portò in carcere il boss Gregorio Di Giovanni, indicato dagli inquirenti come uno dei rappresentanti della nuova Cupola. Le indagini successive hanno accertato che Di Giovanni, dopo la scarcerazione seguita a una condanna passata, aveva immediatamente affiancato il reggente del mandamento Paolo Calcagno, prendendone poi il posto alla guida della “famiglia” dopo l’ arresto.
Da allora, secondo le indagini, era diventato lui il capo del clan: per un periodo suo vice era stato il fratello Tommaso, poi anche lui arrestato. Il capomafia è stato affiancato nella gestione delle attività illecite da uomini di fiducia di diversi quartieri del centro della città. L’inchiesta, oltre a ricostruire gli assetti mafiosi, ha svelato che Calcagno, dal carcere, dava ordini per il sostentamento della sua famiglia. Nel corso dei colloqui in carcere forniva alla moglie e al cognato indicazioni sui soggetti cui rivolgersi per ricevere le somme di denaro che spettavano loro e i profitti degli investimenti economici realizzati in attività commerciali pienamente funzionali e attive.
TUTTI GLI ARRESTATI IN CARCERE
1. ARCURI Francesco, nato a Palermo l’08.12.1980, detenuto presso la Casa circondariale di Trapani;
2. CALCAGNO Paolo, nato a Palermo l’11.11.1966, detenuto presso la Casa circondariale di Tolmezzo;
3. CORONA Giuseppe, nato ad Apiro (MC) il 21.05.1968, detenuto presso la Casa circondariale di Novara;
4. DI GIOVANNI Tommaso, nato a Palermo il 07.06.1966, detenuto presso la Casa circondariale di Nuoro;
5. DI GIOVANNI Gregorio, nato a Palermo il 26.05.1962, detenuto presso la Casa circondariale di Novara;
6. MADONIA Michele, nato a Palermo il 18.06.1970, detenuto presso la Casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo;
7. PITARRESI Francesco, nato a Palermo il 07.04.1989, detenuto presso la Casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo;
8. RIZZUTO Gaspare, nato a Palermo il 26.10.1982, detenuto presso la Casa circondariale di Teramo;
9. MANISCALCO Filippo, nato a Palermo il 04.08.1993;
10. SPITALIERE Settimo, nato a Palermo il 02.03.1983;
11. TRAPANI Costantino, nato a Palermo il 24.11.1968;
12. AFFRANCHI Giulio, nato a Palermo il 10.09.1949;
13. DE LUCA Salvatore, nato a Palermo il 04.11.1968;
TUTTI GLI ARRESTATI AI DOMICILIARI
14. BURGIO Pietro, nato a Palermo il 21.10.1985;
15. CARACAUSI Cristian, nato a Palermo il 29.01.1996;
16. CIRIVELLO Gioacchino, nato a Palermo il 18.06.1969;
17. DAMIANO Andrea, nato a Palermo il 03.09.1977;
18. DE SANTIS Salvatore, nato a Palermo il 27.11.1993;
19. DI BLASI Alessandro Angelo, nato a Palermo il 29.08.1987;
20. GRAVIANO Benedetto, nato a Palermo il 30.12.1991;
21. HAOU Alessio, nato a Palermo il 06.10.1989;
22. PISCIOTTA Antonino, nato a Palermo il 19.02.1977;
23. SORRENTINO Antonio, nato a Palermo il 28.06.1967;
24. SPITALIERE Rosalia, nata a Palermo il 22.03.1977;
25. SUCAMELI Salvatore, nato a Palermo il 05.03.1987;
26. TOSCANO Vincenzo, nato a Palermo l’01.11.1987;
27. VINCIGUERRA Sebastiano, nato a Palermo il 07.09.1960;
28. D’OCA Salvatore, nato a Palermo il 18.04.1983;
29. MANISCALCO Giovanni, nato a Palermo il 12.09.1970;
30. LAUSGI Khemais, nato a Palermo il 03.08.1988 detenuto presso la Casa circondariale di Agrigento;
31. MILAZZO Gandolfo Emanuel, nato a Palermo il 07.11.1993, detenuto presso la Casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo;
32. NUCCIO Fabrizio, nato a Palermo il 19.11.1991, detenuto presso la Casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo.
Soldi del clan in bus turistici e caffè
Fiumi di droga nella Palermo bene: 32 arresti nel mandamento Porta Nuova. Cosa nostra diversifica gli investimenti. TUTTI I NOMI. VIDEO