MILANO – La Procura di Milano ha chiuso le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Giancarlo Cervino, il commercialista originario di Catania ed ex presidente dell’Associazione italiana sviluppo Marketing (Aism) e di Massimo Alvares, imprenditore bolognese esperto in sponsorizzazioni sportive, accusati di associazione per delinquere finalizzata alle false fatture e al riciclaggio.
Nei confronti dei due, che lo scorso dicembre finirono pure in cella, i pm Paolo Storari e Gaetano Ruta nei giorni scorsi hanno firmato e notificato l’avviso di chiusura di un filone dell’inchiesta con al centro un sistema, con il ‘cuore’ in Austria, che dal 2012 tramite sovrafatturazioni di spazi pubblicitari nei Gran Premi del Mondiale di Formula 1 e di MotoGp, avrebbe permesso di movimentare parecchio denaro all’estero, fino in Cina, e poi di riconsegnare in Italia in contanti a decine di aziende clienti almeno 100 milioni di euro, consentendo in questo modo di evadere il fisco.
Il filone di indagine appena chiuso nei confronti di Cervino, per altro autore del manuale “Antiriciclaggio per i professionisti. Frode fiscale su attività lecite e riciclaggio di denaro”, e di Alvares, riguarda una trentina di milioni. L’altro filone di indagini, sui cui stanno andando avanti gli accertamenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf, ha portato finora al sequestro di circa 18 milioni agli altri imprenditori indagati e ritenuti beneficiari del sistema delle false fatture emesse dalla società austriaca.
Accusato di riciclaggio il catanese che ha scritto un manuale sull’antiriciclaggio
Il commercialista Giancarlo Cervino indagato a Milano per false fatture nel mondo di Formula 1 e Moto gp