PALERMO – In Sicilia nel 2018 si è registrato un aumento dei flussi turistici rispetto all’anno precedente del 2,9% sia in termini di arrivi (oltre 140 mila in più) che di presenze (oltre 430 mila pernottamenti in più), consolidando la ripresa che si era manifestata negli anni precedenti.
Le presenze risultano in crescita negli esercizi alberghieri (+1,5%), ma soprattutto in quelli extra-alberghieri (+8,9%). In quest’ultima tipologia il numero degli arrivi è cresciuto del 6,5% e le presenze arrivano a 3 milioni (+8,9% sul 2017) mentre un milione e 100 mila sono gli arrivi (+6,5%), con una permanenza media di 2,9 notti.
Negli alberghi, invece, le presenze sfiorano i 12 milioni e gli arrivi si assestano a oltre 3 milioni 800 mila. In media la permanenza negli hotel si conferma pari a 3,1 notti per cliente.
E’ la fotografia di un settore in salute quella che arriva da Erice dove, per due giorni, si sono riuniti gli stati generali del turismo organizzati dalla Regione siciliana, per mettere a confronto esperti, operatori e rappresentanti delle istituzioni.
Il governatore Nello Musumeci ha ricordato come, per la prima volta, l’amministrazione si sia dotata di un Programma triennale di sviluppo turistico. “Vogliamo rendere pienamente fruibile in tutte le stagioni dell’anno il calendario degli appuntamenti – ha detto -. In questo modo favoriamo anche la destagionalizzazione”.
Le presenze risultano in crescita negli esercizi alberghieri (+1,5%), ma soprattutto in quelli extra-alberghieri (+8,9%). In quest’ultima tipologia il numero degli arrivi è cresciuto del 6,5% e le presenze arrivano a 3 milioni (+8,9% sul 2017) mentre un milione e 100 mila sono gli arrivi (+6,5%), con una permanenza media di 2,9 notti.
Negli alberghi, invece, le presenze sfiorano i 12 milioni e gli arrivi si assestano a oltre 3 milioni 800 mila. In media la permanenza negli hotel si conferma pari a 3,1 notti per cliente.
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Il governatore Nello Musumeci ha ricordato come, per la prima volta, l’amministrazione si sia dotata di un Programma triennale di sviluppo turistico. “Vogliamo rendere pienamente fruibile in tutte le stagioni dell’anno il calendario degli appuntamenti – ha detto -. In questo modo favoriamo anche la destagionalizzazione”.