PALERMO – “All’esterno c’è una sensazione sbagliata, avverto che matura la paura di non farcela. Tutto questo allarmismo lo vedo esagerato”. È la rassicurazione che dà l’allenatore del Palermo Roberto Stellone sulla sua squadra alla vigilia della partita di Pescara.
I rosanero sono scivolati al terzo posto e sono in emergenza per le assenze degli squalificati Giuseppe Bellusci, Slobodan Rajkovic e Ilija Nestorovski, e degli infortunati Ivaylo Chochev, Cesar Falletti e Alessandro Salvi. Ma per il tecnico bisogna guardare le cose da una prospettiva diversa.
“C’è preoccupazione – dice – perché siamo stati primi per tre quarti di campionato e ora siamo terzi. Bresce e Lecce stanno andando forte, ma dovranno incontrarsi. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e rispettare la tabella che abbiamo pensato: per andare in A dobbiamo fare 5 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Dipende tutto da noi e dobbiamo pensare a una partita alla volta. Non mancano di certo le motivazioni: abbiamo tutti un contratto che aumenta in caso di promozione in A e ognuno ha le sue motivazioni personali per vincere. Pagherei di tasca mia solamente per vedere la gioia di uno stadio pieno e di una città in festa che celebra la promozione”.
A Pescara il Palermo sarà privo di tantissimi titolari, le scelte sono obbligate e Stellone le annuncia. “Giocheranno Pomini in porta – dice l’allenatore – Rispoli, Pirrello, Szyminski, Mazzotta; Jajalo, Haas e Fiordilino; Trajkovski; Puscas e Moreo. Il Pescara non sta attraversando un ottimo momento dal punto di vista delle prestazioni e del risultato. Ha perso a Lecce e avrà spirito di rivalsa. Possono provare a fermarci, sono una squadra da rispettare, hanno ottimi giocatori ma dobbiamo pensare a noi stessi e al nostro obiettivo”.