MARSALA (TRAPANI) – “Cosa ti hanno fatto? Cosa ti hanno fatto?”. La madre di Gianni Genna, il ventisettenne scomparso sabato notte a Marsala, grida dopo avere visto e riconosciuto il cadavere del figlio adagiato a terra dietro un vecchio casolare, in fondo a una stradina tra le contrade Digerbato e Ciavolotto.
Scene strazianti, con altri familiari, il padre, il fratello del giovane, che urlano “Bastardi, bastardi!”. Gianni sabato sera stato in un locale a 500 metri dal luogo del ritrovamento. Il corpo – con ecchimosi sul viso – era sotto un albero e aveva gli stessi indumenti indossati la sera della scomparsa. A ritrovarlo è stata una squadra di vigili del fuoco, finanzieri e un volontario. Abitanti dicono che ieri la zona era stata ispezionata, ma non era saltato fuori nulla.
Il ritrovamento del cadavere è avvenuto poco dopo mezzogiorno. Il corpo ha il volto tumefatto e, per quanto gli investigatori non parlino, non ci sarebbero dubbi che si tratti di un omicidio.
Alcuni amici che sabato notte erano con lui nel locale, e prima a mangiare una pizza, hanno detto che erano andati via e lo avevano lasciato lì. Il giovane, che faceva il marmista, nel 2007 dopo un inseguimento in auto fu arrestato dai carabinieri di Petrosino perché aveva 37 grammi di marijuana.
Sul posto anche l’avvocato della famiglia, Luigi Pipitone: “Gianni era un ragazzo non violento, buono – ha detto il legale -. Ancora non sappiamo come è morto”.
Trovato morto il ragazzo scomparso a Marsala: pochi dubbi, è omicidio
Il cadavere di Gianni Genna era dietro un vecchio casolare, con il volto tumefatto. Le urla dei genitori. VIDEO