ROMA – “L’obesità e il sovrappeso sono la seconda causa evitabile di tumori dopo il fumo”, ma ancora poche persone ne sono consapevoli. E’ scritto provocatoriamente su un pacchetto di sigarette e non passa inosservato, il messaggio che arriva dagli esperti riuniti oggi a Roma, in occasione del primo Summit italiano sull’Obesità, organizzato nell’ambito del programma internazionale Changing Obesity.
Tra i primi a puntare l’attenzione sul ruolo dei chili di troppo nelle malattie oncologiche è stato il Cancer Research UK: secondo la più importante organizzazione no-profit al mondo per la ricerca sul cancro, nel Regno Unito sono la causa di un tumore ogni 20 e sono implicati in almeno 13 tipi diversi di neoplasie.
A supportare il messaggio sono le evidenze scientifiche. “Per alcuni tumori il sovrappeso – ha spiegato Roberto Vettor, ordinario di Medicina interna presso l’università di Padova – rappresenta il primo fattore di rischio, come per l’adenocarcinoma del esofago e altri tumori gastrointestinali, in forte aumento negli ultimi anni, ovvero quello del fegato, dello stomaco e del pancreas. Ma, anche laddove l’eccesso di peso non rappresenta la prima causa, gioca comunque un ruolo molto importante, come nel melanoma, le cui cellule tumorali si nutrono di lipidi, o come per tumore alla mammella”.
Il legame di causa ed effetto è ancora da approfondire, conclude l’esperto, ma “coinvolge sicuramente i livelli infiammatori cronici presenti nell’organismo che presenta un eccesso di grasso corporeo”.
Tumori, la seconda causa è l’obesità
Summit a Roma: dopo il fumo sono i chili di troppo a provocare più casi di malattie oncologiche