CATANIA – I servizi igienici pubblici sono in uno stato di degrado, nonostante il Comune di Catania sin dal 2015 abbia stipulato un contratto con la Multiservizi spa, affidando alla società il compito di pulizia e custodia. Quanti sono i locali censiti? Quanto costa questo servizio? A tal proposito, la consigliera comunale del M5s Lidia Adorno ha presentato più di tre mesi fa diverse richieste di accesso agli atti alla Multiservizi, alla Direzione Ragioneria Generale e quella al Patrimonio, ma solo quest’ultima ha dato una risposta, fornendo un prospetto con il censimento attuale di tutti i servizi. Inevase sono rimaste, fino ad ora, le domande sulle spese sostenute (che notizie di stampa, per il solo 2018, quantificano in 939 mila euro) per la pulizia e la manutenzione.
“C’è discordanza – spiega la Adorno – tra la scheda tecnica relativa al contratto stipulato tra il Comune e la Multiservizi e la nota della Direzione Patrimonio sul censimento dei locali adibiti a servizi igienici pubblici. Perché i servizi di piazza Cavour e piazza Palestro risultano censiti e attivi nella nota del Patrimonio e, invece, non sono inseriti nel contratto con la Multiservizi?”. E chiede: “L’amministrazione ha effettuato controlli o applicato eventuali penali? Cosa intende fare, viste le condizioni di degrado in cui versano questi locali?”.