ROMA – “Stiamo cercando di strutturare un sistema interno di regole che sia più chiaro e di facile applicabilità. È chiaro che abbiamo bisogno del contributo della federazione. Ci troviamo improvvisamente catapultati in una vicenda che leggendo le carte e leggendo la decisione che è arrivata ieri mentre eravamo riuniti in consiglio direttivo è legata a fatti molto gravi di anni antecedenti”.
Lo dice il presidente della Lega di B, Mauro Balata, commentando la decisione del Consiglio direttivo della Lega di ieri di bloccare la corsa dei playout a seguito della sentenza di condanna alla retrocessione del Palermo per la questione dei presunti illeciti amministrativi del club rosanero tra le stagioni 2014 e 2017.
“Questa cosa mi ha afflitto personalmente. Fatti che iniziano tre stagioni prima dovevano essere gestiti diversamente. Noi dobbiamo chiudere un campionato, abbiamo il Var e società che devono liberare calciatori per le nazionali – ha aggiunto Balata al forum del Corriere dello Sport ‘Il calcio che vogliamo’ -. Ma dico per quale motivo ci deve essere una tempistica così atipica che non è in linea con le esigenze di un campionato professionistica? Dove andare in A o in C significa spostare milioni di euro. Su questo bisogna fare una riflessione, questa regole vanno cambiate, se c’è un sistema di controlli credibile, deve funzionare”.
Dal canto suo, il presidente federale Gravina ha detto: “E’ nelle prerogative della Lega di B dare seguito alla sentenza (sulla retrocessione del Palermo, ndr) che è esecutiva e proseguire con i playoff. Una riflessione più approfondita dobbiamo farla sui play out, perché mi sembra che il Consiglio direttivo della Serie B non abbia competenza in materia. Per cui sarà questo motivo di approfondimento al prossimo consiglio federale”, in programma giovedì 16 maggio.