AGRIGENTO – Eccoli gli “Angeli della divisa” che posano in foto insieme al piccolo che probabilmente hanno strappato alla morte. Provvidenziale intervento di tre equipaggi della polizia che mentre erano impegnati in un servizio di controllo del territorio, al Villaggio Mosè, sono stati contattati da un automobilista che invocava aiuto; a poca distanza una donna, in lacrime, con un bimbo tra le braccia.
La situazione appare subito complicata: il bimbo privo di coscienza e pallido in volto non risponde ad alcuna sollecitazione. Gli agenti allertano la Centrale operativa per chiedere l’immediato intervento del “118”; una donna poliziotto prende in braccio il piccolo prestandogli le prime manovre di rianimazione. Dopo qualche minuto arriva sul posto l’ambulanza, il personale prende in consegna il bambino per le cure del caso. Gli agenti non si allontanano un attimo dal piccolo.
La disperata corsa verso l’ospedale, “Nibbio 1” e “Nibbio 2”, le motovolanti della polizia e la Volante “Akragas” fanno da staffetta al mezzo di soccorso. I medici del Pronto soccorso si attivano per prestare l’assistenza sanitaria al piccolo. Pare che la madre, tenendo in braccio il bambino, sia caduta accidentalmente e il piccolo avrebbe sbattuto violentemente il capo per terra.
Le cure del reparto Pediatria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento risultano efficaci: il bimbo si riprende, è fuori pericolo. La paura è passata. Nel reparto i familiari vogliono ringraziare “gli Angeli in divisa”, così hanno ribattezzato i poliziotti intervenuti per salvare il bimbo.
Bimbo salvato dagli “Angeli della divisa”
Agrigento. Aveva battuto violentemente la testa dopo la caduta della madre che lo teneva in braccio