CATANIA – Grazie a Fondazione Oelle per la prima volta in Italia sarà eseguito in mare il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, un’opera ammirata in tutto il mondo, realizzata in questa occasione con rifiuti plastici marini. Il progetto vuole portare alla ribalta il tema dell’inquinamento marino unendo impegno per l’ambiente, cultura e arte contemporanea per un Mediterraneo da valorizzare e difendere.
La città di Catania e i cittadini saranno protagonisti e parte attiva di questo progetto-evento partecipando in prima persona a iniziative di raccolta dei rifiuti plastici, la prima delle quali è fissata per domani con Legambiente e alla costruzione materiale dell’opera che sarà svelata l’8 giugno.
Denunciare l’inquinamento da rifiuti plastici marini nel Mediterraneo è l’obiettivo dell’iniziativa che la Fondazione Oelle Mediterraneo antico promuove a Catania nel quadro della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno e delle iniziative del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più importante manifestazione italiana sui temi ambientali che ha accolto il progetto.
Il Terzo Paradiso, presentato per la prima volta alla Biennale di Venezia del 2005, è poi divenuto famoso in tutto il mondo. Una grande opera collettiva che, da allora, ha coinvolto migliaia di persone delle città di ogni continente – dagli spazi antistanti il Louvre di Parigi a piazza Duomo a Milano, dalla sede dell’Onu a Ginevra all’isola di Cuba – per proporre un messaggio di rispetto verso la natura e gli spazi urbani, attraverso un coinvolgimento creativo che pone l’arte al centro della trasformazione sociale responsabile.
L’opera sarà per la prima volta realizzata in mare, su un pontone galleggiante, e con rifiuti di plastica recuperati dall’ambiente marino: sarà, quindi, di particolare impronta scenografica e con un forte impatto visivo, grazie anche alle sue dimensioni, circa 20 metri di lunghezza. Un progetto che si propone di stimolare in ciascuno di noi delle riflessioni.
Catania come il Louvre e l’Onu: in mare il Terzo Paradiso a difesa dell’ambiente
L'8 giugno sarà svelata l'opera che ha fatto il giro del mondo e per la prima volta sarà realizzata in acqua