MESSINA – “Più peso a Lega e FdI nel governo della Regione? Voglio essere rispettato per il consenso ricevuto nel voto alle europee con 74 mila preferenze, per il sostegno dato all’elezione del presidente Musumeci e per la proposta politica. Se invece porte aperte alla Renault, posso anche fare un passo indietro, non c’è bisogno che dica cosa farei, l’ho già fatto nel 2009. Sconsiglio ipotesi di questo genere, sotto ogni punto di vista”.
Il moderato Saverio Romano, che ha mancato l’elezione a Strasburgo per mille voti arrivando alle spalle di Berlusconi e Giuseppe Milazzo nella lista di Fi alla circoscrizione Isole, ha risposto ai cronisti in conferenza stampa convocata per fare un’analisi del voto alle europee. “Noi sosteniamo l’azione del governo Musumeci senza se e senza ma – ha aggiunto Romano – Non penso possa accadere quanto successo con Crocetta perché Musumeci è una persona seria”.
“I miei 74 mila voti rappresentano 1/3 di quelli ottenuti dalla lista di Forza Italia, per me è un risultato politico. Ho accolto con favore la proposta di Berlusconi di entrare in lista per creare una forza popolare, tanti moderati non avrebbero votato Forza Italia, quella più ortodossa di Miccichè. In quella lista non ero un ospite – rivendica Saverio Romano – Tanti in Fi mi hanno votato, non facendo parte della corrente di Miccichè. Mi spiace molto di essere finito in contese che non mi aspettavo di dovere subire. Non ce n’era bisogno, troppo olio per questa candela”.
Il leader di Cantiere Popolare rilanciai l progetto del polo moderato. “Bisogna ripartire dall’idea condivisa a Cefalù per creare un centro moderato per dare una prospettiva politica perché in questo momento c’è poco da festeggiare se Lega e M5s insieme in Sicilia sono al 50%: se decidessero di andare al governo nell’isola lo farebbero in due ore. Ne parlerò con Berlusconi, ritengo che il presidente non debba tornare indietro, deve essere lui il lievito per fare crescere una forza di centro e popolare”.
Romano si rivolge anche a Gianfranco Miccichè: “La sua proposta ha un duplice limite: non si parla con soggetti che non siano interlocutori politici e non credo che ci sia spazio in Italia per fare una operazione di centrodestra che in questo momento abbia una spinta diversa”.
Romano contesta al commissario di Fi l’accordo fatto con il sindaco di Messina, Cateno De Luca. “E’ sbagliato che rivendichi il patto della Madonnina, per giunta blasfemo, lanciando Cateno De Luca come il futuro candidato alla Presidenza della Regione siciliana – afferma Saverio Romano – quando abbiamo un presidente in carica da un anno e mezzo e davanti tre anni e mezzo di legislatura”.
Immediata la risposta di Cateno De Luca. “Ho appreso dagli organi di stampa che Saverio Romano ha fatto riferimento a me e al ‘Patto della Madonnina’ sottoscritto con il Presidente Micciché, che vedrebbe la mia persona come futuro candidato alla Presidenza della Regione. Preciso che io ho sostenuto il Presidente Musumeci e se lo stesso vorrà ricandidarsi, lo continuerò a sostenere. Intanto, sulla scorta delle sue dichiarazioni, ci stiamo organizzando per un lavoro di cui eventualmente potrà beneficiarne lo stesso Musumeci”.
“Non consento – sottolinea il Primo cittadino – a Saverio Romano di insinuarsi nei miei rapporti con il Presidente Musumeci, che tra l’altro sono ottimi. Tale astio forse è dovuto al mio rifiuto circa la sua richiesta di un patto nell’ultima settimana di campagna elettorale, che prevedeva uno scambio reciproco di 5 mila voti che gli avrebbero consentito di superare Giuseppe Milazzo?”.
“Conoscendo questi personaggi – conclude De Luca – credo che staranno pregando Berlusconi affinché non rinunci al seggio in Sicilia, in modo da continuare a coltivare la logica delle faide, la quale non ci appartiene. Do un consiglio a Romano: riposati e ritorna in te. Io sono sempre a disposizione per un chiarimento, ma non permetto che si continui a coltivare la logica delle insinuazioni”