La Lega vola oltre il 34%, il M5s si ferma al 17% e subisce il sorpasso del Partito democratico (22%). Le due componenti del governo gialloverde escono dalle urne europee con umori radicalmente opposti. Se le prime proiezioni fossero confermate, il voto sancirebbe un cambio di equilibri nella politica italiana. Il M5s paga a caro prezzo l’alleanza gialloverde. E anche se la Lega nega di volere la crisi di governo, già chiede un cambio nell’agenda, a partire dal via libera alla Tav.
IN SICILIA RISULTATO CAPOVOLTO. Tutt’altra storia in Sicilia, dove il risultato è capovolto: il Movimento 5 stelle è il primo partito col 31,1% (quasi mezzo milione di voti), seguito dalla Lega, che comunque col 20,7% fa un balzo enorme; più alta che altrove la percentuale di Forza Italia, che col 16,9% è il terzo partito. Poi il Pd (16,6%), Fratelli d’Italia (7,6%) e tutti gli altri con percentuali minime.
Per quanto riguarda la circoscrizione Isole (Sicilia e Sardegna), il M5s è il primo partito con 605.863 voti (29,85%). Segue la Lega con 454.935 voti (22,42%), il Pd con 375.001 consensi (18,48%), Fi con 299.729 voti (14,77%), Fdi con 147.812 voti (7,28%). Tra i grillini il più votato è Dino Giarrusso, l’ex Iena, con 116.000 preferenze; dietro di lui Ignazio Corrao con 115.000 e Alessandra Todde con 88.000.
I MAGNIFICI 8. Si attende l’ufficialità, ma Giarrusso e Corrao sarebbero tra gli 8 deputati delle Isole eletti al Parlamento europeo. Con loro Francesca Donato, beneficiaria della rinuncia di Matteo Salvini (eletto anche nelle altre circoscrizioni) e Annalisa Tardino per la Lega, il medico lampedusano Pietro Bartolo e l’uscente Caterina Chinnici per il Pd, Silvio Berlusconi per Forza Italia (eletto anche altrove, al suo posto spazio a Giuseppe Milazzo, che ha superato per un migliaio di voti il lombardiano Saverio Romano), e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia (come per Salvini e Berlusconi farà scattare il suo seggio in un’altra circoscrizione, al suo posto Raffaele Stancanelli).
LE CONTRADDIZIONI DI LAMPEDUSA. Significativi i risultati nell’isola di Lampedusa, dove stravince la Lega a dispetto dell’accoglienza ai migranti sbandierata dai cittadini. Il partito di Matteo Salvini ottiene il 45,85%, più del doppio del Pd che tra i candidati a Strasburgo lancia Pietro Bartolo, medico lampedusano dei migranti. Il M5s si ferma a quota 16,83%, Fi all’8,23%. “I due comuni che la sinistra ha scelto come simbolo dell’antisalvinismo, Riace e Lampedusa, vedono la Lega primo partito”, dice Salvini. “Quella sui migranti sarà la prima battaglia in Europa”.
“Quella di Salvini a Lampedusa è una vittoria di Pirro: il 73,3% degli elettori non ha votato. Salvini ha preso solo 600 voti su 5.274 elettori, di cui solo 1.404 si sono recati alle urne appena il 26,62%”, ha replicato il sindaco di Lampedusa, Totò Martello. Oltre all’astensionismo, il sindaco punta il dito verso il Pd contestando i vertici locali dei dem. “Il segretario locale ha boicottato Pietro Bartolo, basta leggere i suoi post”, afferma Martello.
IN EUROPA SCENDE LA SINISTRA. In Europa popolari e socialisti perdono terreno, i sovranisti crescono ma non sfondano, i verdi sono protagonisti di un vero e proprio exploit. Ma l’Italia sembra fare storia a sé. Non c’è boom ecologista ed Europa verde, così come La Sinistra e Rifondazione comunista vanno verso l’esclusione dall’Europarlamento, restando sotto la soglia del 4% come +Europa.
AFFLUENZA IN CALO. L’affluenza a questa tornata elettorale è stata alta in tutta Europa ma non in Italia dove è stato registrato un calo di qualche punto percentuale fermandosi al 53,09%. Alle 23, alla chiusura della giornata elettorale. Cinque anni fa l’affluenza finale alle ore 23 fu del 58,6%. Alle politiche del 2018 l’affluenza alle ore 19 fu del 58,4% (dato della Camera). Alle 12 era stata del 16,51%, un dato quasi uguale a quello delle analoghe elezioni del 2014 (16,53%).
In Sicilia e Sardegna (34,48%) i dati più bassi d’Italia, ma è proprio nella nostra Isola che si registra il calo più elevato, passando dal 43% del 2014 al 37,31% del 2019. Nello specifico: Agrigento 35,96%, Caltanissetta 34,27%, Catania 37,98%, Enna 35,15%, Messina 40,06%, Palermo 37,89%, Ragusa 35,17%, Siracusa 36,53% , Trapani 34,52%.
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