PALERMO – “Abbiamo passato circa un mese per niente bello, ma adesso possiamo dire ‘meno male’, siamo nella nostra categoria”. Così ds del Palermo, Rino Foschi, dopo la sentenza della corte federale d’appello che penalizza i rosanero di 20 punti nella stagione conclusa ma lascia laSserie B alla squadra, inizialmente retrocessa in C.
“Volevamo fortemente rimanere in B e con grande professionalità accettiamo questo verdetto e cercheremo di fare un grande campionato il prossimo anno. Tutto sommato, si è chiusa una brutta vicenda almeno mantenendo la serie B, non abbiamo debiti con nessuno, ora serve ripartire e fare un campionato migliore dell’anno scorso”.
“Avevamo tanti argomenti a nostro favore e li abbiamo fatti valere”, ha spiegato, dal canto suo, l’avvocato Francesco Pantaleone, deciso anche nel fronteggiare le nuove carte portate in aula dalla procura federale ma non ammesse al dibattimento.
“La giustizia sportiva ha cancellato l’assurda retrocessione del Palermo in Serie C, che non avrebbe tenuto in alcun conto i risultati sportivi raggiunti dalla squadra – ha invece sottolineato il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando – Nel confermare la vicinanza della città e dell’amministrazione ai colori rosanero, crediamo che la promozione sia solo rimandata di un anno”.
La Corte d’appello federale ha inoltre dimezzato (da due a un anno) l’inibizione dell’ex presidente del consiglio di amministrazione del Palermo Giovanni Giammarva e ridotto la sanzione (da cinque anni più preclusione a tre anni) dell’ex presidente del collegio sindacale Anastasio Morosi, accogliendo al contrario il ricorso della procura Figc sulla posizione dell’ex presidente Maurizio Zamparini, che dovrà essere nuovamente giudicato dalla sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale.