PALERMO – “Non c’è niente da commentare, solo da prendere atto che siamo in un Paese particolare”. Sono le prime parole espresse con grande amarezza dal direttore sportivo del Palermo Rino Foschi, all’agenzia Italpress, dopo la decisione presa dal Tribunale Nazionale Federale in merito al deferimento della società rosanero nell’ambito del procedimento per le presunte irregolarità gestionali tra il 2014 e il 2017.
“Quello che abbiamo fatto quest’anno ha dell’incredibile – continua Foschi – abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità. In estate abbiamo presentato un’iscrizione regolare, è stato fatto un grande lavoro, un mercato in attivo, abbiamo pagato tutti gli stipendi regolarmente, oggi mi sento molto amareggiato. Non ho una risposta a questa decisione, potevo capirla in caso di irregolarità nell’iscrizione al campionato, ma per la Covisoc ha confermato che tutto era regolare”.
“E’ una vergogna che arrivi una sentenza del genere che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro. L’azienda calcio è un’azienda che produce, è importante per il Paese. Palermo è la quinta citta d’Italia, non si può subire questo trattamento. I prossimi gradi di giudizio? Resto fiducioso, ma in questo paese non credo più a niente”.