CATANIA – La Procura di Catania ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per un giovane di Misterbianco, il 29enne P. D., indagato per maltrattamenti feroci nei confronti della moglie di 25 anni.
Una vera via crucis, quella patita dalla ragazza negli ultimi 10 anni. Nell’arco della convivenza matrimoniale il marito per gelosia ingiustificata e senso del possesso ha sempre tenuto un atteggiamento aggressivo, minaccioso e prevaricante, picchiandola regolarmente con schiaffi, pugni e calci, anche alla presenza dei due figli minorenni – oggi di 4 e 9 anni – e quando era incinta.
Pestaggi accompagnati da insulti come “pazza, scema, mongola!”. Per tenere unita la famiglia lei lo ha sempre perdonato evitando di denunciarlo. Finché si è arrivati al 3 aprile scorso quando, andando assieme alla moglie a prelevare il figlioletto a scuola, solo per il semplice fatto che sul cellulare della donna era arrivato un messaggio da parte di un’amica invisa all’uomo, l’ha prima aggredita verbalmente per poi a casa, afferrarla per i capelli e colpirla con calci e pugni alla schiena.
Aggressione che aveva costretto la ragazza, mentre il marito era andato via da casa portando con sé il figlio, a farsi accompagnare dai propri genitori in ospedale dove i medici le hanno diagnosticato “un trauma cranico minore e dei traumi contusivi alle zone dorso-lombare”.
Terrorizzata da questa escalation di violenza, temendo per la propria incolumità ma soprattutto per quella dei figli, ha trovato la forza e il coraggio di denunciare il marito ai carabinieri.
Le arriva un messaggio dall’amica, il marito geloso la pesta selvaggiamente
Dieci anni di botte e insulti: arrestato un 29enne di Misterbianco. Moglie afferrata per i capelli e presa a calci nella schiena