PALERMO – “Il Primo Maggio per i lavoratori dell’ex Fiat di Termini Imerese, oggi Blutec, e dell’indotto non è un giorno di festa. Non lo è da ormai 8 anni quando la Fiat, oggi FCA, ha deciso di abbandonare questo territorio lasciando nell’incertezza oltre mille famiglie”. Ad affermarlo sono Ludovico Guercio segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, Antonio Nobile segretario provinciale Fim e Giacomo Raneri coordinatore Fim Termini Imerese, che stamani partecipano al sit in dei lavoratori Blutec davanti lo stabilimento.
“Non è un Primo Maggio di festa ma è un primo maggio di speranza, di perseveranza e di lotta. – aggiungono – I lavoratori sono determinati a non mollare. Non vogliono vedere svanire così il loro futuro e quello delle loro famiglie. Per questo oggi, organizzazioni sindacali e lavoratori, siamo davanti i cancelli dello stabilimento, per gridare con forza alla politica nazionale e regionale, all’azienda, a tutti colori che hanno responsabilità sulla vertenza che dobbiamo far ripartire il lavoro”.
“L’amministratore giudiziario, confermato dal Tribunale, deve avere come obiettivo la reindustrializzazione del sito di Termini Imerese. Si riprendano, senza esitazione, le interlocuzioni con governo nazionale e regionale, FCA chiarisca invece una volta per tutte se e come può contribuire a far ripartire il sito altrimenti si dia spazio ad altre opportunità”, concludono.
Per gli operai Blutec non c’è festa
Sit in dei lavoratori davanti alla sede dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese