Un turno di stop per Curiale e Sottil. Il Catania perde un attaccante e il suo allenatore per la gara di andata delle semifinali dei play off, in casa contro il Trapani.
Il giudice sportivo della Serie C ha squalificato per una giornata Curiale, che era diffidato ed è stato ammonito, e il tecnico Sottil, allontanato dalla panchina “per comportamento particolarmente irriguardoso nei confronti dell’arbitro”.
Tra gli altri provvedimenti, spiccano i ben 5 anni di squalifica (fino a tutto il 22 maggio 2024) e i 30.000 euro di ammenda al dirigente della Viterbese Castrense, Luciano Camilli (figlio del presidente Piero Camilli), “perché, antecedentemente all’inizio della gara, in prossimità del tunnel che conduce agli spogliatoi, aggrediva prima spingendolo alle spalle e poi con calci alle gambe, il presidente dell’Arezzo Giorgio La Cava. Successivamente, raggiunta l’estremità opposta del tunnel, aggrediva nuovamente La Cava colpendolo con estrema violenza con un pugno al capo. Questi cadeva a terra, accusando un malore e veniva soccorso dai sanitari in servizio presso l’impianto (avvisati dal delegato di Lega). Prestate le prime cure sul posto, veniva successivamente trasportato con ambulanza in ospedale per ulteriori accertamenti”.
Un anno di inibizione, invece, e ammenda di 10.000 euro per il dirigente del Catanzaro, Floriano Noto “perché si introduceva e sostava nel recinto di gioco, in prossimità dell’area occupata dal quarto ufficiale di gara, a gioco in svolgimento tenendo un comportamento irriguardoso e offensivo nei confronti dello stesso; al termine della gara si introduceva sul terreno di gioco raggiungendo l’arbitro al centro del campo al quale rivolgeva frasi gravemente offensive con atteggiamento minaccioso. Allontanato dalle forze dell’ordine, vincendo la resistenza degli agenti, si introduceva anche fino ai locali antistanti gli spogliatoi reiterando il proprio comportamento”.
Inibizione fino al 31 dicembre 2019 e ammenda di 3.500 euro per l’altro dirigente del Catanzaro, il ds Pasquale Logiudice, “perché, al termine della gara, si introduceva pur non essendo autorizzato perché non in distinta, nei locali antistanti gli spogliatoi proferendo pesanti insulti nei confronti del direttore di gara e successivamente colpiva con pugni la porta degli spogliatoi riservati alla terna arbitrale”.
La società calabrese è stata anche sanzionata con 4.000 euro di ammenda. pene pecuniarie anche per Catania (2.000) e Carrarese e Pisa (500).