TORINO – C’era una 38enne a capo dell’organizzazione criminale dedita alle truffe ai danni di parrocchie, conventi, enti religiosi e case di riposo smantellata dai carabinieri del comando provinciale di Torino.
La donna, originaria di Siracusa, già agli arresti domiciliari per raggiri, era solita vantarsi di aver inventato un nuovo metodo di truffa e gli altri componenti della banda la chiamavano ‘zia’ in segno di rispetto. La 38enne è finita in carcere, insieme ad altre tre persone, mentre otto prestanome sono stati sottoposti all’obbligo di firma e divieto di dimora.
Tra gli 86 enti religiosi raggirati dalla banda ci sono 14 parrocchie, 14 conventi di suore, 7 scuole cattoliche e 2 case di riposo per anziani. Le indagini sono scattate nell’ottobre 2018: un meccanico torinese ha denunciato di essere vittima di estorsione. Suo figlio si era rivolto alla banda criminale per ottenere i soldi necessari per la droga e i malviventi, per riaverli indietro con un alto tasso d’interesse, hanno minacciato il padre.
Truffe alle parrocchie, il capo era la “zia”
Una 38enne siciliana guidava l'organizzazione smantellata a Torino: 86 gli enti religiosi raggirati