CATANIA – “Io mi auguro che proprio dalla Sicilia e da tutto il Mezzogiorno venga un segnale, che gli italiani non sono polli d’allenamento perché con i tweet non si governa. Abbiamo capito che la sera una volta mangia i broccoletti, una volta il panino con la Nutella. Qualcuno ha sorriso… Ma l’Italia e gli italiani stanno molto peggio che un anno fa”.
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti torna in Sicilia per la chiusura della campagna elettorale per le europee. Dopo la partecipazione a Palermo per la commemorazione della strage di Capaci, il segretario Dem arriva nel pomeriggio a Catania per presentare i candidati del Pd.
“Comincia ad emergere la verità. Salvini e Di Maio litigano ma vogliono governare insieme per altri quattro anni. Io credo che non sia un annuncio ma una minaccia per questo paese”.
“Il ministro dell’Economia ha detto che dopo le europee aumenterà l’Iva oppure inizierà una stagione di tagli. Noi abbiamo un governo che ha fallito e due premier, o due vice premier, che litigano su tutto e della condizione di vita degli italiani se ne fregano perché pensano prima ai propri partiti”.
“E’ di ieri la notizia che verranno tagliate le pensioni per sei milioni di pensionati. Oggi la notizia che è aumentata del 78% la richiesta di cassa integrazione a zero ore. Il ministro del tesoro ha detto che dopo le europee aumenterà l’Iva oppure inizierà una stagione di tagli. Noi abbiamo un governo che ha fallito e due premier (o vice premier) che litigano su tutto e della condizione di vita degli italiani se ne fregano perché pensano prima ai propri partiti”, ha concluso Zingaretti.
“Io credo che stiamo dimostrando di aver accolto l’appello che veniva dal popolo immenso del centrosinistra. Basta con i litigi. Ora unità. Combattiamo con i veri avversari che stanno distruggendo questo Paese. Questo è un patrimonio di tutti, io ci ho messo l’anima però c’è il contributo di tutti”.
“Chiedo agli italiani ed alle italiane – ha aggiunto – di premiare questo sforzo unitario e a tutti gli elettori del centro sinistra dico: questa volta non si scherza. Uscite di casa, andate a votare. Non si può non votare”.