CATANIA – Avrebbe chiesto 5.000 euro a un parroco di Giarre, L.P., in cambio della cancellazione di foto e video su una loro relazione omosessuale. E’ quanto viene contestato al pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara, arrestato giovedì scorso davanti alla chiesa di San Matteo dai carabinieri con l’accusa di estorsione e da ieri ai domiciliari.
Lo rivela stamane il quotidiano ‘La Sicilia’, citando passi dell’ordinanza del Gip Carlo Cannella. A denunciare tutto è stato lo stesso religioso dopo che sarebbe stato minacciato di far arrivare le foto al vescovo se non si fosse presentato a un appuntamento.
Il prete – secondo quanto si legge sul quotidiano – avrebbe conosciuto Pappalardo Fiumara “circa due mesi addietro tramite una chat social” e non avrebbe rivelato la sua vera identità. L’indagato avrebbe trasformato un primo appuntamento in “un incontro a carattere sessuale”, documentato con foto e video.
Il prete, si legge sempre nell’ordinanza, “per timore della pubblicazione delle foto scattate a sua insaputa”, si sarebbe procurato 2.000 euro, la somma chiesta inizialmente. Successivamente l’indagato avrebbe chiesto altri 7.000 euro per poi “accontentarsi” di 500 euro per cancellare le foto.
Il prete avrebbe prelevato al Bancomat la somma ma il pianista a qual punto avrebbe scoperto la vera identità della vittima e l’avrebbe minacciato: “Se non vieni all’appuntamento io scrivo al vescovo allegando le foto”.
A quel punto il prete “intimorito dalla minaccia”, avrebbe denunciato tutto ai carabinieri. Giovedì scorso la richiesta di altri 5.000 euro per chiudere la vicenda e l’intervento dei carabinieri, che erano appostati nelle stanze della canonica.
Ricatto sessuale del pianista al prete: “Dammi 5.000 euro o diffondo foto osè”
Il musicista Pappalardo Fiumara avrebbe chiesto soldi al parroco di Giarre in cambio della cancellazione di immagini e video su una loro relazione: "Paga o mando tutto al vescovo"