ACI CATENA (CATANIA) – Oltre 24 ore di paura, poi intorno alle 11 di questa mattina la lieta notizia. La ragazzina di 13 anni scomparsa da Aci Catena ieri è stata ritrovata a Raffadali, nell’Agrigentino, dove si sarebbe recata insieme a un ragazzo di 27 anni originario del Malì. A lanciare l’allarme era stata la famiglia dell’adolescente con un disperato appello sui social network che in poco tempo aveva fatto il giro del paese e non solo.
Le indagini, immediate, si sono concentrate sulla sfera familiare e di amicizie della tredicenne, sembra che i genitori fossero al corrente della presunta frequentazione con un giovane di colore e che avessero in tutti i modi invitato la figlia ad allontanarsi da lui.
Controlli dei carabinieri sono scattati anche nell’istituto comprensivo “Guglielmino” di Aci Catena, dove ieri la ragazza avrebbe dovuto recarsi per un’interrogazione. Ma i cancelli della scuola non sono stati mai varcati, evidentemente il progetto di fuga era stato già messo in pratica. Raccolti importanti indizi e grazie al Gps, i carabinieri di Acireale sono arrivati fino a Raffadali, dove questa mattina i due giovani sono stati rintracciati in un’abitazione privata, forse messa a disposizione da un amico del giovane extracomunitario. A quanto sembra i due, che si sarebbe conosciuti su Facebook, avrebbero pianificato insieme la fuga.
“Mi sono sentito risollevato per il ritrovamento della ragazza scomparsa – ha dichiarato il sindaco di Aci Catena, Nello Oliveri – conosco personalmente il padre perché lavora come operatore ecologico ad Aci Catena; come comunità catenota siamo tutti contenti per la lieta notizia che ha scongiurato cattivi pensieri”.
Storia a lieto fine che comunque potrebbe avere ripercussioni giudiziarie per il giovane, la cui posizione è ora al vaglio della Procura di Agrigento. La ragazzina è stata trasferita all’ospedale “San Giovanni Di Dio” per alcune visite specialistiche, poi l’abbraccio con i genitori ed il possibile quanto dovuto chiarimento.
Le indagini, immediate, si sono concentrate sulla sfera familiare e di amicizie della tredicenne, sembra che i genitori fossero al corrente della presunta frequentazione con un giovane di colore e che avessero in tutti i modi invitato la figlia ad allontanarsi da lui.
Controlli dei carabinieri sono scattati anche nell’istituto comprensivo “Guglielmino” di Aci Catena, dove ieri la ragazza avrebbe dovuto recarsi per un’interrogazione. Ma i cancelli della scuola non sono stati mai varcati, evidentemente il progetto di fuga era stato già messo in pratica. Raccolti importanti indizi e grazie al Gps, i carabinieri di Acireale sono arrivati fino a Raffadali, dove questa mattina i due giovani sono stati rintracciati in un’abitazione privata, forse messa a disposizione da un amico del giovane extracomunitario. A quanto sembra i due, che si sarebbe conosciuti su Facebook, avrebbero pianificato insieme la fuga.
“Mi sono sentito risollevato per il ritrovamento della ragazza scomparsa – ha dichiarato il sindaco di Aci Catena, Nello Oliveri – conosco personalmente il padre perché lavora come operatore ecologico ad Aci Catena; come comunità catenota siamo tutti contenti per la lieta notizia che ha scongiurato cattivi pensieri”.
Storia a lieto fine che comunque potrebbe avere ripercussioni giudiziarie per il giovane, la cui posizione è ora al vaglio della Procura di Agrigento. La ragazzina è stata trasferita all’ospedale “San Giovanni Di Dio” per alcune visite specialistiche, poi l’abbraccio con i genitori ed il possibile quanto dovuto chiarimento.