TERMINI IMERESE (PALERMO) – La Procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, ha iscritto nel registro degli indagati amministratori comunali, ex amministratori, dirigenti dell’ufficio tecnico del Comune di Casteldaccia e i proprietari della villetta dove morirono 9 persone la notte del 3 novembre scorso. Tutti sono accusati, in concorso tra loro, di omicidio colposo. Lo scrive sul proprio sito Repubblica-Palermo.
I componenti di due famiglie, tra cui due bambini, morirono travolte dal fango. Quattro i sopravvissuti: Giuseppe Giordano, commerciante di moto che aveva affittato quella villetta vicino al fiume Milicia e che si aggrappò a un albero, il cognato Luca Rughoo e le loro due figlie di 11 e 12 anni che erano andate con lo zio a comprare i dolci.
Dalle prime indagini condotte dalla Compagnia dei carabinieri e dal Commissariato di Bagheria emerse che la villetta era abusiva. Sull’immobile c’era con un provvedimento di demolizione dopo l’alluvione del 2009. Ma nessuno fece niente. La Procura sta preparando una richiesta di incidente probatorio.
Alluvione, sindaco di Casteldaccia indagato
Era abusiva la villetta in cui persero la vita nove persone, nessuno degli amministratori rese esecutivo un provvedimento di demolizione del 2009