CASTELVETRANO (TRAPANI) – Colpo di scena all’insediamento del Consiglio comunale di Castelvetrano, il primo eletto dopo 38 mesi dallo scioglimento per mafia: un consigliere di maggioranza, Marcello Craparotta (M5S), che aveva appena giurato, è risultato incompatibile per una lite pendente con il Comune. La questione, sollevata dall’opposizione ha impegnato quasi tutta la seduta. L’opposizione aveva chiesto di discutere la vicenda a porte chiuse.
Il M5S, che conta 15 consiglieri su 24 e guida l’amministrazione con il sindaco Enzo Alfano, ha invece votato per una discussione pubblica. Craparotta, che ha dieci giorni per presentare osservazioni e rimuovere le cause della incompatibilità, prima della discussione è stato colto da malore ed è andato via.
La presa d’atto della incompatibilità è avvenuta all’unanimità. I lavori, ai quali ha assistito il senatore Gianluigi Paragone, sono poi proseguiti con l’elezione di presidente e vicepresidente del consesso civico, Patrick Cirrincione e Ignazio Maltese, entrambi pentastellati.