Quadri societari da confermare o ritoccare, un tecnico da scegliere, un organico da comporre. Il percorso del Catania, chiamato a impostare la nuova stagione, è chiaro e procederà per gradi.
La delusione per l’amaro epilogo di un’annata deludente non è stata ancora smaltita del tutto, ma le prime scadenze non sono così lontane e non ci si può permettere il lusso di restare fermi.
Il primo passo da compiere riguarda i quadri societari. Le voci che volevano il nuovo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, interessato a Pietro Lo Monaco per un ruolo dirigenziale nel club viola sono rimaste tali con tanto di smentita, seppur in termini generici, da parte dello stesso imprenditore italoamericano.
L’ad del Catania è destinato a restare al suo posto, tanto da essersi già messo al lavoro per onorare gli adempimenti necessari per l’iscrizione, da perfezionare entro il 24 giugno prossimo. Da verificare la posizione del direttore sportivo Chistian Argurio.
A meno di scossoni al momento non previsti, a Torre del Grifo, perfezionata l’iscrizione, bisognerà affrontare l’aspetto tecnico. Dopo aver fallito l’obiettivo promozione, la dirigenza è chiamata a fare i conti con i propri errori, di valutazione e di gestione, e con un organico che nello scorso campionato non è riuscito a esprimere una cifra di gioco soddisfacente restando sempre al di sotto delle aspettative.
Sebbene Andrea Sottil, richiamato alla vigilia dei play off al posto di Novellino, abbia ancora due anni di contratto, il Catania è in cerca di un sostituto. Gianluca Grassadonia, vecchio pallino di Lo Monaco, e Cristiano Lucarelli, che tornerebbe dopo un anno, sono i due nomi venuti fuori, ma il club etneo è ancora in fase di valutazione di più profili.
Ovviamente qualsiasi decisione legata all’organico arriverà dopo la scelta dell’allenatore. Sono in ogni caso ai saluti diversi elementi in scadenza di contratto come Bardini o in prestito come Valeau, Carriero e Baraye (esiste un diritto di riscatto dal Parma che non verrà esercitato).
Discorso a parte per altri due giocatori liberi da vincoli dal 1 luglio, accomunati dalla scadenza contrattuale ma – per scelta societaria – agli opposti nel loro percorso stagionale: Andrea Di Grazia, fuori rosa da inizio anno dopo una fugace apparizione in Coppa Italia contro il Como, ha già salutato e andrà a Pescara; Ramzi Aya, il giocatore più impiegato dell’intero organico, non ha rinnovato e ora ha richieste da diverse squadre di C e di B.