CATANIA – La guardia di finanza di Catania ha dato esecuzione a un provvedimento emesso dal gip del tribunale etneo finalizzato al sequestro di 1,6 milioni di euro di disponibilità finanziarie e immobili di proprietà dell’imprenditore Antonio Cristaldi, 51 anni, titolare dell’omonina ditta etnea nel settore del recupero e smaltimento di cascami e rottami metallici. E’ ritenuto responsabile di infedele dichiarazione dei redditi e Iva.
Il provvedimento giudiziario nasce da una verifica fiscale che ha portato ad accertare che l’impresa individuale, per gli anni d’imposta 2015 e 2016, ha registrato in contabilità e successivamente indicato nelle proprie dichiarazioni dei redditi e Iva, oltre quattro milioni di euro di costi “inesistenti”.
Sarebbe stato simulato l’acquisto di ingenti quantità di carburante per autotrazione, documentato dalla sola annotazione in contabilità delle cosiddette schede carburanti, il cui pagamento è avvenuto senza alcun tipo di tracciabilità. Infatti tali partite di acquisti, anche in violazione della normativa “anti-riciclaggio” sulla limitazione della circolazione dell’uso del contante, sarebbero avvenute esclusivamente per contanti.
Inoltre, l’annotazione di tali spese inesistenti è stata funzionale alla precostituzione di un falso credito d’imposta che è stato utilizzato per il pagamento delle ritenute di acconto operate sui redditi dei lavoratori dipendenti.
Sono stati sottoposti a sequestro, oltre alle liquidità presenti nei conti correnti e alle altre disponibilità finanziare dell’indagato, anche l’omonima ditta e 78 mezzi facenti parte del patrimonio aziendale.
RETTIFICA. Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica inviata dall’imprenditore Antonio Cristaldi per conto del suo legale Carmelinda Scarabelli. “L’articolo si limita a riportare la notizia senza far alcun riferimento al successivo provvedimento del Tribunale di Catania, Sez. V, che in data 10.05.2019 ha annullato il decreto di sequestro preventivo adottato nei confronti del Cristaldi, disponendo l’immediata restituzione di quanto in sequestro all’avente diritto. In particolare questo difensore in data 26.04.2019 avanzava nell’interesse del proprio assistito, richiesta di riesame. Il Tribunale di Catania, sulla base sia della documentazione prodotta dalla difesa che delle s.i.t in atti, ha ritenuto esistenti le spese sostenute per l’acquisto del carburante da parte della ditta Cristaldi Antonio escludendo che la condotta posta in essere dall’indagato integri il reato a lui provvisoriamente ascritto”.
Conti falsi, sequestrata ditta catanese
La guardia di finanza requisisce 1,6 milioni di euro all’imprenditore Antonio Cristaldi. Il legale: "Il provvedimento è stato annullato dal tribunale del Riesame"