Diffamò Crocetta, Panorama condannato

L'articolo incriminato risale al 2012 e raccontava di presunte relazioni pericolose del neo eletto governatore con un esponente del clan degli Emmannuello

PALERMO – La Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza di primo grado, emessa dal giudice monocratico, che ha condannato alla pena pecuniaria di 800 euro ciascuno, nel luglio del 2016, il cronista di Panorama Antonio Rossitto e l’ex direttore Giorgio Mulè per diffamazione e omesso controllo nei confronti dell’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
L’articolo incriminato risale al 2012, Panorama scriveva di presunte relazioni pericolose di Crocetta, appena eletto, con un esponente del clan mafioso gelese degli Emmanuello. Si riportavano inoltre le dichiarazioni di un pentito che avrebbe sostenuto che Crocetta, alle elezioni comunali, era stato appoggiato dalla mafia e che le indagini non erano state portate avanti dall’allora pm nisseno Nicolò Marino, poi diventato assessore della giunta Crocetta.
La Corte ha confermato anche la provvisionale, immediatamente esecutiva, a titolo di risarcimento del danno di 45mila euro, somma che Crocetta aveva detto di volere destinare in beneficenza.

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