CATANIA – La guardia di finanza controlla gli atti dell’ente per fare luce sulla disastrosa condizione finanziaria del Comune di Catania. Se l’attuale amministrazione sceglie la linea del silenzio in attesa dei risultati delle indagini, l’ex primo cittadino Enzo Bianco rompe il silenzio: “Abbiamo appreso con soddisfazione la notizia di un’indagine approfondita sul dissesto finanziario della città, aperta dalla Procura catanese e affidata alla Guardia di Finanza”.
Bianco aggiunge che “dopo mesi di ricostruzioni fantasiose, di falsità, di numeri in libertà, adesso l’indagine potrà fare piena luce sulle cause che hanno condotto la città al dissesto, come è nato il buco di bilancio e i motivi per cui il piano di rientro del 2013 attualmente in vigore, scritto e approvato dall’amministrazione Stancanelli-Bonaccorsi, non era fondato su dati veri. L’enorme buco di bilancio è stato certificato nel 2012 dalla stessa amministrazione Stancanelli, costretta a dichiarare il predissesto, e si riferisce alle allegre gestioni del centrodestra degli anni 2000, quando furono sperperate le risorse della città. Il piano di rientro, invece, avrebbe dovuto ripianare quei debiti. Peccato che si basasse su presupposti che si sono poi rivelati errati, due su tutti”.
Per il presidente del consiglio dell’Anci le responsabilità del dissesto non riguarderebbero l’azione amministrativa della sua giunta. “Era stata omessa l’incidenza dei debiti fuori bilancio relativi ai contenzioni legali che si sarebbero materializzati negli anni successivi al 2013 (il Piano ne prevedeva 8 milioni in dieci anni, mentre in realtà la cifra vera supera addirittura i 150 milioni). E non erano stati previsti i maggiori tagli statali e regionali che il Comune di Catania ha subito: ben 150 milioni per tutta la durata del Piano”.
“Nonostante questi evidenti errori, noi abbiamo evitato il dissesto per 5 anni, pagato i dipendenti comunali sempre puntualmente, diminuito dell’80% i fitti passivi e attratto investimenti per 2,4 miliardi di euro. Abbiamo ottenuto, come dichiara ufficialmente la Corte dei Conti, maggiori risparmi rispetto a quelli preventivati, per 58 milioni di euro rispetto a quelli previsti, grazie ad azioni coraggiose e forti. Attendiamo che venga fatta piena luce in modo serio e approfondito. Lo merita tutta la città – conclude Bianco – e lo meritano i catanesi che oggi subiscono le conseguenze delle pessime scelte amministrative che hanno condotto al dissesto”.
Fiamme gialle al Comune di Catania. Bianco: “Ora piena luce sul dissesto”
L'ex sindaco rompe il silenzio: "Attendiamo risposte serie dopo mesi di ricostruzioni fantasiose"