FIRENZE – “I play off sono stati un successo testimoniato dai numeri e dalla passione che li ha accompagnati in tutti gli stadi dove si sono giocati, una passione che ha coinvolto tutta l’Italia. La prova tangibile che siamo davvero la Lega dei Comuni e del territorio”. Così Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, esprime la sua soddisfazione per l’annata appena andata in archivio.
Sabato sera, con Trapani-Piacenza, si è registrato l’ultimo atto di una stagione lunghissima. E’ tempo di bilanci: più di 320.000 tifosi dall’inizio dei play off il 12 maggio, 28 squadre partecipanti per arrivare alle due elette che hanno guadagnato il pass per la Serie B. Non va dimenticato che le quattro formazioni approdate in finale sono le tre seconde classificate nei rispettivi gironi e la migliore terza. Il valori della regolar season sono stati quindi rispecchiati.
I verdetti delle final four hanno decretato la promozione del Pisa e del Trapani contro Triestina e Piacenza: sfide incrociate tra Nord, Centro e Sud che hanno regalato 10 gol e un’incertezza fino alla fine, coronata da spettacoli sugli spalti, coreografie, striscioni e commoventi ringraziamenti anche agli sconfitti da parte dei propri tifosi. Pisa e Trapani si aggiungono a Juve Stabia, Pordenone e Virtus Entella che hanno conquistato da prime della classe, in ciascun girone, la promozione diretta in Serie B.
“C’è stato un cambio di cultura sportiva? Si – continua Ghirelli – A Trieste in uno stadio senza barriere, prima della partita, hanno percorso il perimetro interno del rettangolo di gioco i presidenti e i dirigenti delle due squadre, insieme al sottoscritto. Abbiamo rotto riti tribali, scaramanzie ataviche, vecchi modi di concepire il calcio: insieme siamo andati sotto le curve, ricevendo applausi. Al termine si è svolta la cerimonia di premiazione del Pisa. Ci vuole coraggio? Forse si, ma ancor più occorre credere nell’intelligenza delle persone”.
Dai Dilettanti sbarcano vecchie conoscenze e nuove realtà: Lecco, Como, Arzignano Valchiampo, Pergolettese, Pianese, Cesena, Avellino, Picerno e Bari, pronte a gettarsi nella sfida e a portare le loro storie fatte di antiche tradizioni o giovani favole che in pochi conoscono. Sono tutti gli ingredienti che vanno ad arricchire il piatto gustoso della Lega Pro del prossimo anno per una passione che trova radici nell’identità: l’attaccamento al proprio comune, l’orgoglio di essere rappresentato nel calcio con i colori del cuore.
“E’ la nostra forza e per farla vivere e sopravvivere le regole vanno cambiate. Per questo mi sto battendo – conclude il Presidente Ghirelli – Un’ultima cosa: voglio parlare di Trapani e Lucchese, due società con storie travagliate, oserei dire anche di più. Perché allora le cito? I calciatori, i tecnici, gli addetti ai lavori hanno dato un esempio di sportività da encomio, da libro Cuore. Grazie ragazzi, il calcio è bello perché voi esistete”.