PALERMO – La Sporting Network, società riconducibile a Salvatore Tuttolomondo, che ha la proprietà del Palermo ha inviato oggi, in ritardo di sei giorni sulle scadenze tassative indicate, una richiesta alla Federcalcio, alla Lega di B, alla Covisoc e per conoscenza al sindaco e al prefetto di Palermo “per fare definitiva chiarezza sulle ultime vicende del club – scrive la proprietà del Palermo – e confermare la richiesta di iscrizione”.
Nelle 21 pagine di documenti inviati dal Palermo e firmati dall’amministratore delegato del club Roberto Bergamo e da quello della Sporting Network Giuseppe Valente, il club chiede di fare valere per questi giorni la vecchia fideiussione della stagione scorsa che scade a ottobre, spiega perché ha bloccato i pagamenti dei debiti sportivi (in autotutela) e chiede entro 48 ore che le istituzioni sportive riconoscano le buone intenzioni della proprietà per dare il via libera all’emissione della nuova polizza fideiussoria e al pagamento degli stipendi dei calciatori oltre che di tutti i debiti sportivi.
Fra le prove che il club ha prodotto a sua discolpa anche una dichiarazione dell’avvocato Nevena Petrova rilasciata all’Ansa nei giorni scorsi in cui annunciava che Salvatore Tuttolomondo era stato vittima di una truffa nell’ambito del rilascio della fideiussione da 800 mila euro obbligatoria per l’iscrizione al campionato.